EURISPES: "RAPPORTO ITALIA 2010"... DA RABBRIVIDIRE
                                  a cura della Redazione

     È stato pubblicato lo studio condotto da Eurispes “Rapporto Italia 2010” e i dati riportati sono sconcertanti. Secondo l’Ente, “l’Italia è un Paese immobile, senza idee e progetti, che non ha interesse a coltivare il cambiamento e non sa più immaginare il futuro. Eppure, 155.000 maghi fanno un giro d’affari annuo di 6mld l’anno”.
     Gli italiani, conosciuti nel mondo come popolo di gran lavoratori che, dopo essersi rimboccati le maniche, non hanno esitato ad affrontare sacrifici, anche onerosi, per uscire dal difficile periodo del Dopoguerra, oggi sono cambiati. Siamo diventati un popolo litigioso, interessato a tenersi attaccato al sedere il “cadreghino” piuttosto che impegnato a fare bene il proprio lavoro, dipendenti sempre in perenne conflitto con la classe dirigente, sempre scontenti di quello che hanno. Un popolo dove la corruzione, soprattutto in ambito pubblico, la fa da padrone; ci lamentiamo (è quello che ci viene meglio) della Sanità, che non funziona, delle Banche, ladre, della casa, che ci portano via tutti i nostri risparmi. Però non sappiamo volerci bene, quindi iniziamo presto a bere superalcolici e ad ingozzarci di cibo spazzatura, mandiamo i nostri figli nelle scuole private, perché in quelle pubbliche ci sono i figli degli immigrati, i “diversi”, sono troppi e “contaminano” i nostri bambini sedendosi accanto nel banco e, se vogliamo sapere qualcosa del nostro domani, se nostra suocera ci lascerà in pace o se vinceremo il Superenalotto (giocare, però, costa fatica!) ci rivolgiamo ai tanti, tantissimi sedicenti maghi che affollano e prosperano nel Bel Paese. Non c’è che dire, il quadro dipinto da Eurispes è alquanto mortificante e, scusateci, ci fa un po’ vergognare di essere italiani.
     Increduli di fronte a quanto emerge da questo rapporto, siamo andati a spulciare un po’ di dati, rimanendo ancor più sconcertati davanti ai numeri.
     Sanità: le liste d’attesa sono troppo lunghe e si ha la sensazione che la Sanità da una parte ti martella per fare prevenzione, perché cosa buona e giusta, e dall’altra, con tempi d’attesa medi da 9 a 12 mesi per esami diagnostici, taluni anche di una certa importanza e gravità, ti scoraggia a farti curare. Così siamo sicuri, se non fai esami, in termini medici non costi nulla. Ci lasci le penne perché non hai diagnosticato in tempo la malattia? Che peccato… avresti potuto fare un po’ di prevenzione, però! Il 56% degli italiani si lamenta del Servizio Sanitario Nazionale, con punte di insoddisfazione che raggiungono il 74,5% dei cittadini per quello che riguarda il servizio medico negli ospedali. Non è un

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