Ritenevo, a questo punto, obbligatoria la risposta della Ford a tali provocazioni e, come pensavo, questa non ha tardato ad arrivare. Presa pari pari dai campi di gara, con la collaborazione della immancabile COSWORTH, anche se il suffisso non appare nella sigla del modello, ecco arrivare al salone di Ginevra del 2009 la nuovissima Focus RS, praticamente una macchina da rallye Gruppo N (manca solo roll-bar ed estintore), con una livrea verde ramarro e ruote da 19 pollici, sedili Recaro in carbonio ed alettone posteriore stile “Deltona Integrale”. Una caratterizzazione estetica senza compromessi, ma il piatto forte è sotto il cofano anteriore, dove dal 5 cilindri di derivazione ST sono stati spremuti ulteriori 80 cavalli, per un totale di 305 HP, atti a spingere la belva fino alla soglia dei 263 all’ora con 5,9 secondi per arrivare a 100 km/h partendo da fermo e… sempre a trazione anteriore.
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Pleonastico lo sbalordimento generale delle case concorrenti di fronte a tali prestazioni, mitigandole adducendo alla impossibilità comunque di scaricare a terra una |
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simile potenza distribuita unicamente sulle ruote anteriori, ma il reparto Veicoli Speciali della Ford non è secondo a nessuno! E così, alla prova dei fatti, si è confermata la bontà del telaio, ma soprattutto del fantastico differenziale autobloccante messo a punto in maniera perfetta dai tecnici della Ford. Ma tutto ciò forse non bastava al colosso americano per placare il proprio orgoglio e per dimostrare il proprio ruolo preminente in tale settore di veicoli. Così, per zittire definitivamente tutte le invidiose malelingue, ecco lo smacco finale: si chiama RS 500, è tutta nera opaca come la pece (c’è una pellicola speciale su tutta la carrozzeria), ancora più assettata, preparata e fornita di uno step ulteriore di potenza che la porta a ben 350 cavalli! È ancora più scattante e veloce della precedente RS ma, purtroppo, è riservata a soli 500 fortunati come la sigla ben identifica (sono già stati tutti venduti, in Italia ne sono arrivate 40 n.d.r.).
Concludendo, dopo l’arrivo di questo “stealth” su quattro ruote, sembra che gli animi si siano per il momento placati. Vedremo cosa ci riserverà il futuro… ma, oserei dire: “Mai stuzzicare il can che dorme, specie se si tratta della Ford!” |
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