ognuno con la propria tecnologica personalità. La prima è un prototipo di “barchetta” vagamente ripresa nelle linee dalla mitica Carrera GT, la quale, con la sigla 918, sottolinea proprio la vocazione corsaiola della vettura, evocativa di alcune famose antenate di Stoccarda plurivincitrici di molte classiche degli anni '60 e '70 (leggi 908 e 910 n.d.r.). Spinta da un V8 a benzina aspirato di 3400 c.c. da ben 500 cavalli e da due motori elettrici posti l’uno all’anteriore e l’altro al posteriore, eroganti complessivamente ulteriori 218 cavalli, si arriva così alla stratosferica cifra di 718, con la possibilità, per brevi tratti, di viaggiare anche in modalità totalmente elettrica, oppure, azionando insieme tutti e tre i propulsori, di ottenere la massima potenza pur riuscendo, in determinate condizioni, ad emettere solo 70g/km di CO2 e percorrere ben 33,3 chilometri con un solo litro di benzina.
La seconda è sempre una full-hybrid come la prima, ma questa volta su base Cayenne S, la quale, confortata da un motore V6 turbo da 333 cavalli accoppiato ad un motore elettrico da 47, raggiunge la ragguardevole cifra totale di 380 cavalli. Questo SUV esemplifica, a suo modo, lo stesso concetto primario voluto da Porsche: più prestazioni, meno emissioni e la possibilità di percorrere qualche piccolo tratto anche in sola modalità elettrica, anche se limitata ad una velocità massima di 60 km/h.
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Per ultimo lasciamo la novità più ghiotta rispondente al nome di 911 GT3 R HYBRID, ovvero una GT3 granturismo per gare di durata nella quale il famoso boxer 6 cilindri da 480 cavalli viene accoppiato a |
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due motori elettrici posti sull’asse anteriore eroganti insieme ulteriori 163 cavalli per un totale di 643. Tale sistema, in questo caso, essendo montato su una vettura da competizione, permette, oltre a renderla una trazione integrale, di accumulare potenza in decelerazione per poi trarne beneficio, grazie ad un pulsante posto sul volante, nelle fasi di accelerazione più violenta per un massimo di otto secondi. Peculiarità di questa ultima proposta la mancanza del classico pacchetto di batterie al litio, sostituite, in questo caso, da un grosso volano deputato ad incamerare energia e collocato al posto del sedile passeggero.
La propulsione ibrida, nata dai prototipi giapponesi di Honda e Toyota, non è |
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