proprio dietro-front. Ovvero, per paura di essere prese in castagna dalla liberalizzazione dei mercati, le industrie automobilistiche europee hanno deciso di riproporre le tanto desiderate coupé sportive in voga da noi qualche decennio fa, le quali ora, spopolano nel resto del mondo. Sull’onda delle Fiat Coupé, Toyota Celica, Nissan 200 SX e Hyundai Coupé, superstiti di una produzione di qualche anno fa, ecco arrivare per prima l’intuizione dell’Audi con la sua
TT, un vero successo commerciale bissato poi dalla seconda serie, per non parlare della fortunatissima SLK di Mercedes, la quale ha aperto la strada anche alle ormai sempre più diffuse coupé-cabriolet, auto double-face con tetto apribile pieghevole rigido. Praticamente due auto in una! A tal fenomeno risponde subito anche un marchio generalista come Peugeot, dapprima con la serie 206/307 cc (abbreviazione di coupé-cabriolet) e poi con la serie successiva 207/308 cc. Da qui in poi, un nugolo di altre comprimarie da ogni parte del mondo.
Attualmente il fenomeno coupé si è talmente diffuso da aver contagiato nuovamente pressoché tutti i marchi esistenti in listino. Si parte dall’Alfa Romeo GT e Brera per passare a BMW serie 1 Coupé e Cabrio, dalla Citroen C4 coupé, (Campione del Mondo Rally) alla Nissan 350Z e 370Z, fino ad arrivare alle Volvo C30 e C70, ma le novità più ghiotte sono la nuova Renault Megane, la quale, a sua volta, abbandonata la definizione “3 porte”, diventa, con la nuova serie, una vera e propria coupé, per non parlare dell’introduzione da parte di Volkswagen della nuovissima e bellissima
Scirocco TSI ed R.
Concludo con una notizia in anteprima. Sappiate che anche le nuove versioni di Opel Astra e Ford Focus avranno assolutamente la loro specifica connotazione sportiva solamente nelle future declinazioni coupé, con una linea appositamente studiata per questo.
La storia si ripete.