CARTELLE PAZZE: PER UNA DURA LOTTA ALL'EVASIONE FISCALE...
di Emanuela Fornoni
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C’era una volta una giovane donzella (cioè io) che trascorreva le sue giornate tranquilla, tranquilla. Casa, lavoro, lavoro, casa. Un bel giorno però il suo pranzo fu rovinato da una postina solerte che le consegnò una raccomandata da parte di una strega cattiva chiamata Equitalia. Da quel giorno la sua vita cambiò.
Bando alle favole, tutto ciò mi accade realmente. Un bel giorno Equitalia mi manda una raccomandata con cui mi informa che secondo loro non sono “conforme” in quanto, sempre secondo loro, non posso permettermi la casa, la mia macchina e la macchina di mio fratello di cui sono intestataria. Panico. Non sono avvezza a queste cose e quindi mi generano parecchia insicurezza. Mi procuro un commercialista, molto rassicurante, il quale mi illumina un pochino sulla “trovata” degli studi di settore e raccoglie con me tutta la documentazione necessaria per rispondere ad Equitalia che, per farla in breve, sono proprietaria al 50% di una casa dal 2007 (e cioè da quando sono stata assunta), che una macchina è mia e la sto ancora pagando a rate e che per quanto riguarda l’altra, quella di mio fratello, ne sono solo intestataria, ma che le rate se le paga da solo. Inviamo il tutto e riprendo a dormire dei sonni quasi tranquilli.
Trascorrono quindici giorni e ricevo altre due raccomandate dalla solita postina solerte (che ormai me le consegna quasi con un ghigno sardonico); questa volta sono da parte dell’Agenzia delle Entrate di Bergamo. Hanno ricevuto tutta la mia documentazione, ma ribadiscono che la macchina non me la posso permettere. Quindi, per quello che capisco io, deduco che per quanto riguarda la casa si sono convinti, così pure per la macchina di mio fratello, ma non per quanto riguarda la mia Honda. Dunque… sempre per farla in breve, loro dicono che, siccome io nel 2006 e nel 2007 non ho fatto la dichiarazione dei redditi e poiché per quegli anni risultano solo dei miei compensi esigui da parte di una ditta per cui ho fatto qualche saltuario lavoretto, io la macchina, quella macchina superiore ai 21 CV, non me la potevo permettere. Siccome però la posseggo, allora, secondo loro, devo aver percepito per forza circa 29 mila euro nel 2006 e ben 36 mila euro nel 2007. Pertanto, mi chiedono di pagare l’Irpef, l’addizionale comunale e quella regionale per gli anni 2006 e 2007 con relative multe e interessi per un ammontare, in tutto, di ben 22 mila euro circa. Sì sì, avete letto bene: 22 mila euro. Inutile dire che io 29 mila euro e, meno che meno, 36 mila euro, non li ho mai percepiti, mai in vita mia e mi vien da dire… magari li avessi presi! Ed ora? Eh… sono cavoli amari e le mie notti sono, se non
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