povero papà, che in quegli anni faceva le dichiarazioni per noi della famiglia, era convinto che percependo io meno di 5mila euro non fossi tenuta a fare la dichiarazione, avvallato poi dalla ditta per cui ho fatto qualche lavoretto in quegli anni, che non gli ha mai fornito una certificazione e che a sua volta non mi ha versato la ritenuta del 20%. Loro però negli anni hanno sempre condonato.
     Bene. E come si suol dire: “E io pago!” Okay, per vari errori, di cui personalmente non sono neppure colpevole, ma si sa la legge non ammette ignoranza ed è giusto, devo pagare. Però io 29mila euro non li ho mai presi! E tantomeno 36mila euro! La domanda sorge spontanea: se l’Agenzia delle Entrate ha trovato i miei redditi per gli anni 2005, 2006, 2007 nelle cifre corrette e con precisione; se ha appurato che non ho fatto la dichiarazione per quegli anni e per quelle cifre; se le è stato già detto che la macchina incriminata non l’ho pagata in contanti 25mila euro sull’unghia ma con un misero anticipo di 2mila euro (regalo della mia nonnina), dando al concessionario una vecchia Yaris di famiglia e finanziando i rimanenti 15mila euro per 4 anni (e la sto ancora pagando), per quale motivo mi imputano un reddito così alto?! Per quale motivo mi accusano di aver percepito, in due anni, ben 65mila euro circa (e ripeto: magari!) quando ben sanno, perché ne hanno trovato loro stessi traccia, che in 3 anni ne ho percepiti a mala pena 14 mila?! Per quale motivo mi vogliono far pagare le tasse e le relative sanzioni su 65 mila euro?! I 22mila euro che mi chiedono di pagare sono quasi il doppio di quello che io in realtà ho percepito in 3 anni! E lo sanno! E allora? A che gioco stiamo giocando?
     Perché devono farmi impazzire, perdere il sonno e obbligarmi a produrre e cercare carte e documenti, ad affidarmi e pagare un commercialista che ripetutamente dovrà incontrarli per discutere la mia posizione e far loro notare, ironia della sorte, pensate cosa? Che io 65mila euro non li ho mai presi! E che mi devono sì far pagare delle tasse e una multa ma relativa se proprio ai 14 mila circa, in 3 anni, che non ho dichiarato e solo perché mio padre ha commesso un errore, non perché volessi fare la furba. Ma uno cosa fa il furbo per 4.500 euro all’anno? Perché mi tocca andare a discutere una questione che loro hanno sotto gli occhi e ben più chiara di me? Sono domande legittime queste o farnetico?
     Anche questa volta mi tocca chiudere questo articolo con dei sonori punti di domanda, nessuna risposta precisa né la certezza di come andrà a finire e di quanto mi toccherà pagare. La fregatura, e questo è chiaro, è che se all’Agenzia ci troveremo davanti un personaggio che non vorrà cedere di un passo, ci toccherà presentare ovviamente ricorso e impugnando l’accertamento ho perso

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