ottenuto grande successo, sia di pubblico sia di critica, prima a livello locale (emergenti 2007) poi a livello nazionale e non solo… dove volete arrivare?
(Nena) “L'obbiettivo è quello di essere musicisti a tempo pieno, di poterci permettere di fare solo musica e di viverci. (Matteo) A livello molto concreto vorremmo riuscire a concretizzare i progetti su cui stiamo lavorando, come dei tour in Italia e magari anche in Europa. Vorremmo realizzare concerti di un certo tipo, dove integriamo non solo la parte musicale, ma anche la parte più coreografica, artistica, di ballo piuttosto che di visual. Sarebbe bello poterlo fare con i mezzi giusti e con le risorse necessarie per fare uno spettacolo che valga la pena, degno di nota. In questo momento abbiamo un sacco di amici che ci danno una mano, sono amici/artisti grazie ai quali già oggi riusciamo a fare dei concerti molto belli anche senza investire risorse ingenti, abbiamo questo privilegio, fortuna.”
Cosa ha significato incidere per Sugar?
(Nena) “Sugar è stata un'esperienza che ci ha permesso innanzitutto di crescere, ci ha permesso di incontrare dei professionisti e di imparare
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tantissimo da loro da ogni punto di vista, dalla parte burocratica a quella più pratica dell'incisione. (Matteo) Quando sei ‘emergente’ e inizi ad avere qualche riscontro pensi di essere professionista, ma solo quando incontri e ti scontri con la vera realtà della |
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musica capisci che c'è veramente un gap, un abisso, fra quello che fai e quello che si fa veramente, inizi ad apprezzare un sacco di cose che prima non notavi, le sfumature, dalla registrazione al mixaggio, la cura di qualsiasi dettaglio e capisci che alla fine è quello che fa la differenza per un prodotto di alta qualità.”
Nena! Qualcuno ti paragona a Gwen Stefany, qualcun altro a Katy Perry, tu come ti vedi?
(Matteo) “Innanzitutto voglio sapere chi ti paragona a Katy Perry! (Nena) A me fa sicuramente piacere perché sono artiste innanzitutto molto molto belle e molto brave. Sicuramente la mia vocalità è un ibrido di tutto quello che ascolto volontariamente o involontariamente, ovviamente però io ricerco un'identità personale, quindi la mia speranza è che prima o poi a forza di ascoltarmi la gente |
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