questa ricca civiltà, che ha prosperato in Perú dal 1.500 a.C. fino all’arrivo degli Spagnoli nel 1532. In esposizione possiamo ammirare i vestiti ricoperti d’oro dei sovrani dell’antico Impero, i “paraphernalia” (coltelli sacrificali, diademi, strumenti musicali ecc.) utilizzati nei rituali delle offerte, gli ornamenti del corpo del Re (orecchini, corone, collane, pettorali, “narigueras”, ovvero le decorazioni per il naso, ecc.) e i reperti del corredo funerario (maschere e sculture). Una curiosità: una singolare e inquietante presenza dell’aldilà troneggia al centro della mostra, concessa in prestito in via del tutto eccezionale proprio per questa rassegna. Non vi sveliamo oltre ma vi invitiamo a scoprirla da soli…
     Qualche breve cenno storico. Gli Inca furono una delle maggiori civiltà Precolombiane che si insediarono e svilupparono sugli altipiani delle Ande nel periodo intercorrente fra XIII e XIV secolo; gli studiosi si sono interrogati a lungo sul quesito che vede gli Inca una specie autoctona, nativa del luogo, o se fossero arrivati in Perú a seguito di una lunga migrazione. Popolo pacifico, grande osservatore della Natura e delle sue manifestazioni, essi consideravano il mondo naturale circostante come un essere vivente, degno di rispetto ed ammirazione, con il quale comunicavano e che ringraziavano costantemente con l’offerta di doni propiziatori. “L’esistenza intesa come assoluto rispetto di quanto ereditato dagli antenati”. Al pari degli Egizi e dei Maya, loro successori, gli Inca furono uno dei popoli più illuminati dei quali abbiamo notizie storiche. Così lontani nel tempo, eppure già così moderni.
     È interessante constatare che l’esistenza dell’Impero Inca era già nota ai Portoghesi almeno una decina di anni prima della loro scoperta ufficiale, probabilmente a seguito dei racconti degli indigeni della regione del Rio della Plata, con i quali essi erano in contatto. Il regno di Huayna Capac è stato il più vasto Impero Precolombiano della storia e la sua capitale, Cuzco, fu la culla di questa sfolgorante civiltà. Va fatto notare che, a differenza di tanti altri popoli, essi non erano belligeranti, ma conquistarono gran parte dei territori dell’America del Sud in maniera pacifica, senza l’uso di armi cruente: ai popoli conquistati era imposto l’idioma e la religione dell’Impero, portando loro così un arricchimento culturale, e gli Inca, a loro volta, si arricchivano della cultura dei popoli annessi. È stata una guerra incredibile, se analizzata con i nostri criteri di valutazione odierna, una guerra fatta non per il dominio egoistico di un uomo dominante sull’altro ma come un grande scambio culturale e spirituale.

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