Tuttavia, la pianura Padana, nonostante la collocazione orografica, rimane un’area molto più densa di smog e tale fattore non può non essere imputato ad una disattenzione colpevole e collettiva che negli anni ha accompagnato l’azione degli amministratori pubblici, evidentemente proiettati a rivolgere maggiore attenzione ad altre questioni di rilevanza collettiva piuttosto che percorrere la lungimirante e coraggiosa strada della prevenzione e del contrasto all’inquinamento. Non è un caso se a Bergamo, dall’inizio del 2010, sono stati superati i valori di pm10 ben ventisette volte, stando a quanto emerge dai dati messi a disposizione dall’Arpa.
     Sul tema inquinamento c’è grande dibattito, spesso sterile, e l’assessore all’Ambiente del Comune di Bergamo, Massimo Bandera, ha chiosato sostenendo che si è finalmente aperto un tavolo di confronto al quale siedono tutti i rappresentanti dei Comuni dell’area critica, oltre al capoluogo. Alcuni provvedimenti, a detta di Bandera, sono stati già adottati ed è il caso dell’ordinanza che prevede il divieto di circolazione per le auto più inquinanti anche i giorni prefestivi e i festivi per tutto il mese di febbraio. Lode all’iniziativa anche se il problema, ormai cronicizzato, continua ad essere sottovalutato e non affrontato in modo adeguato ed efficace da parte dell’Amministrazione, non solo cittadina.
     A Bergamo, nel corso del 2009, il valore massimo delle polveri sottili è stato superato per ben settantadue volte contro i trentacinque giorni concessi dalla normativa comunitaria e, nonostante ciò, il traffico è sempre più congestionato, il trasporto pubblico è ancora sotto utilizzato e scarsamente attrattivo e le isole pedonali, da sole, non bastano a circoscrivere il problema. Eppure, nonostante la situazione della mobilità appaia controversa ed oggetto di continui ripensamenti a seconda del colore politico del momento, le contromisure prese dalle amministrazioni locali risultano in massima parte insignificanti, quando non addirittura assenti. Si persevera con gli stop parziali alla circolazione, con incentivi alla rottamazione delle auto più inquinanti, con ipotesi sempre più reali di applicazione di sovrattasse ai veicoli più datati fino alla estrema soluzione della circolazione a targhe alterne, soluzione per ora scongiurata in città.
     L’Amministrazione cittadina, pur dovendosi uniformare alle disposizioni regionali, dovrebbe, invece, stimolare un vero dialogo sull’emergenza ambientale, quanto meno per sollecitare un miglioramento delle condizioni di

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