senza monetizzare la vendita dell’area il cui iniziale corrispettivo ipotizzabile si è molto ridotto rispetto al presunto importo ricavabile. Chiaro che, con il lungimirante senno del poi , virtù non appartenente al contorto modus operandi della classe politica, la possibilità di individuazione del Campus universitario rappresentava una soluzione sicuramente percorribile, se non altro perché avrebbe dato lustro alla zona e avrebbe valorizzato gli edifici storici dimessi.
La morale di questa vicenda è che a giugno 2010 e senza alcuna attendibile notizia all’orizzonte ci si trova a dover fare i conti con l’esatto contrario di quanto sostenuto nella legislatura appena passata, alla faccia della trasparenza della Pubblica Amministrazione e del suo mentore ministeriale.
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