MOBILITÀ CITTADINA: I SOLITI PROBLEMI!
                                  di Pierluigi Piromalli

     L’insediamento della nuova amministrazione comunale era stato preceduto, nel corso della campagna elettorale, da una serie di programmi rivolti ad individuare interventi mirati sul territorio urbano, tra i quali figurava la delicata questione della mobilità cittadina. Periodicamente tale problema si ripropone (noi stessi siamo costretti a riparlarne) poiché da una parte la conformazione della città mette a nudo i limiti delle strade ed il volume delle auto circolanti, confermandone una evidente e reciproca incompatibilità, e dall’altra perché ciclicamente, soprattutto a ridosso delle festività, si levano le lamentele delle categorie commerciali che chiedono maggior libertà di movimento per i cittadini-consumatori e, quindi, ampia tolleranza per la circolazione dei veicoli.
     Ne consegue che Bergamo, nonostante i tentativi in materia delle precedenti amministrazioni e a prescindere dai colori che le hanno connotate, fatica a trovare una soluzione ad un problema che appare irrisolvibile se rapportato allo spirito e al pensiero dominante dell’azione amministrativa. Ciò non vuole essere una critica, magari prematura, né all’operato della giunta Tentorio né, tantomeno, a quella che l’ha preceduta, anche se sotto l’egida dell’attuale centrodestra cittadino si sono verificate alcune anomalie che stridono con le linee programmatiche ampiamente pubblicizzate. L’assessorato competente era partito con grande determinazione comunicando, subito dopo l’insediamento della Giunta, che sarebbero state riviste, e probabilmente ripensate, le tanto osteggiate ZTL (Zone a Traffico Limitato) e che sarebbero state adottate misure restrittive in determinati quartieri cittadini tradizionalmente attraversati da intensa mole di traffico veicolare e, quindi, oggetto di una particolare attenzione in tema di viabilità.
     In attesa di assistere all’introduzione di nuovi provvedimenti, non possono non balzare all’occhio, per la verità un po’ irritato del cittadino, alcune contraddizioni che francamente creano qualche perplessità tra la collettività. Una prima inversione di tendenza rispetto a quanto è stato fatto nell’ultimo quinquennio di legislatura cittadina in tema di mobilità e viabilità riguarda il ripristino parziale dei parcheggi, in Viale Papa Giovanni, con abolizione di parte della pista ciclabile già esistente. Decisione che se da un punto di vista pratico rivoluziona alcunché, dal punto di vista politico-amministrativo appare contraddittoria, perché non può che essere letta come un rallentamento del processo di contenimento e di eliminazione della sosta dei veicoli dalla sede

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