liquido di raggiungere una temperatura di 600° C. Rilasciando gradualmente il calore accumulato durante il giorno, la centrale può funzionare anche durante le ore notturne o quando c’è nuvoloso. Esattamente come per le centrali idroelettriche, nelle quali l’energia accumulata dalla diga viene usata metodicamente per produrre energia in modo costante, le nuove centrali solari termodinamiche raggruppano i pregi dell’idroelettrico.
     Il progetto Desertec si basa sul fatto che in sole sei ore di sole nel continente

africano arriverebbe una tale quantità di energia solare atta a soddisfare il consumo energetico mondiale per un anno intero. Basterebbe installare impianti solari per lo 0,3 % della superficie desertica africana per soddisfare il fabbisogno dell’Europa e dell’Africa stessa. I tedeschi, non a caso, stanno investendo parecchio nel progetto Desertec, ovvero nella costruzione di enormi centrali solari termodinamiche; purtroppo, resta il problema della reperibilità dell’acqua per farle funzionare. In Spagna, tuttavia, si sta sviluppando un’altra soluzione al problema idrico: scaldare aria compressa, un po’ come accade per un comune motore a reazione, tipico di un jet.
     Chiudo dimostrandovi quanto i nostri politici siano demagogici e fallimentari nelle scelte fatte, a dir loro, per il Paese. Il Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola ha scritto un articolo dal titolo “Tutto il mondo punta sul nucleare. E l’Italia?”, che ho letto pubblicato su un quotidiano locale il 16 febbraio 2010, nel quale spiega tutti i pregi del nucleare, non a torto; peccato che sostiene anche come gli altri Paesi stiano investendo in nuove centrali nucleari. Se avete letto sopra avete tutte le informazioni necessarie per trarre le vostre conclusioni.
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