Durante la dieta, l’Io deve essere supportato nella tolleranza alla frustrazione, cercando poi di aiutarlo nella “sublimazione di impulsi avidi e fagocitanti”, che potrebbero seriamente danneggiare la salute. Il lavoro psicoterapico è di tipo corporeo: “la persona deve riscoprire il suo corpo imparando ad amarsi, senza vedersi la propria vita organizzata dal cibo.” La dieta non è rinuncia, fustigazione, punizione per sensi di colpa eccetera. La dieta deve diventare un’azione educativa rispettosa per il proprio Sé-Sociale e Corporeo.
     Il percorso dietetico diventa ampiamente conoscitivo, perlustrativo ed educativo. La terapia psicologica andrà di pari passo con il lavoro della dietista. Il corpo cambierà, ma anche la mente dovrà essere pronta ad accettare il cambiamento corporeo, con una diversa visione del cibo.
     Il nostro progetto psico-educativo prevede quanto segue: dieta e controlli periodici. Il lavoro della dietista diventerà fondamentale per riscoprire una nuova visione alimentare. Si lavorerà per togliere cattive abitudini, senza alcuna frustrazione. L’alimentazione dovrà diventare solo un mezzo e non il “fine” della vita. Diagnosi psicologica. Per aumentare la forza dell’Io, bisogna conoscere la propria personalità. L’alimentazione confusiva potrebbe essere un “sintomo compulsivo” secondario, facente parte di un quadro psicologico più complesso che richiede maggiore attenzione da parte degli specialisti. Percorso psicosomatico con utilizzo della musica. L’amore fagocitante per il cibo, la dipendenza da cattive abitudine (alcol, bevande ipercaloriche, dolciumi, cibi da fast-food, eccetera), o al contrario il rifiuto del cibo, trovano la loro origine da cause psicologiche, sociali e mediatiche. Pertanto riuscire a “rieducarsi” non sembra affatto cosa facile.
     “Il nostro lavoro corporeo, mira anzitutto a rielaborare una nuova immagine corporea.” Dal punto di vista psicodinamico si lavorerà sulla dipendenza da cibo, sulla conflittualità intrapsichica e sulla forza del Sé. La dieta consiste nel ritrovare la vera “Essenza Corporea”, dove il peso ideale dovrà corrispondere nella ricerca di una sufficiente serenità.
     Umberto Veronesi, in un articolo pubblicato il 27 gennaio 2010 da l’Espresso dal titolo “Ecco la dieta anticancro”, è del parere che “le popolazioni dei paesi ricchi si ammalano per gli stili di vita scorretti (poco movimento, alcol, fumo) e per le cattive abitudini alimentari, le quali sono responsabili addirittura del 30 per cento dei tumori, senza parlare di patologie cardiovascolari come infarto ed ictus. (...)
     La relazione tra alimentazione e stato di salute è riconosciuta fin dalla preistoria dall’uomo, che aveva imparato a comprendere l’effetto dei diversi

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