LA “CUDDLE THERAPY”
una nuova terapia basata su coccole ed abbracci
                                  di Enrico Caruso

     Negli States è un fenomeno dilagante! Anche in Italia si sta sviluppando qualcosa di simile nelle discoteche, dove si cerca la relazione mediante un semplice abbraccio, senza l’uso della parola. La terapia delle coccole, in realtà, costituisce uno dei principali antidoti per cercare di contrastare la presenza del vero “cancro dell’anima”, rappresentato dalla solitudine, che colpisce una percentuale difficilmente quantificabile della comunità umana.
     Proprio per rispondere a questo estremo e diffuso bisogno di dare e ricevere abbracci, baci casti e carezze che l'Equipe Logodinamica di Milano ha deciso di “lanciare” in Italia il modello “cuddle therapy”.
     La mission si pone l’obiettivo di creare momenti aggregativi e socializzanti fra persone di diversa età e sesso, mediante un gioco corporeo, psicologico e musico-terapeutico, utile per un armonioso recupero del proprio equilibrio psicofisico. Ciò che stiamo proponendo non è una nuova forma di psicoterapia, ma è una sorta di innovativa educazione corporea, la quale mira alla riscoperta delle emozioni dimenticate. La nostra società non fa altro che implementare una comunicazione basata su copioni sociali. Ora, noi, chiediamo ad ogni uomo di lasciare ciò che è razionale, per riscoprirsi nella propria piena umanità.
     Il modello della Cuddle Therapy da noi proposto si discosta da quello americano, in quanto il nostro lavoro si basa su presupposti psicologici, che sono alla base di una batteria di tecniche, testate per questo nuovo modello ludico, dove l'aspetto corporeo non si esaurisce nel semplice “touch” (tocco). In questa sorta di “educazione corporea” si regredisce nel conoscere l’altro mediante il corpo.
     Dal punto di vista filogenetico, il linguaggio è un’acquisizione successiva alla mera conoscenza corporea. Come gli animali, un tempo ci conoscevamo solo mediante il nostro “puzzo”. Con le nuove acquisizioni linguistiche, in realtà, abbiamo perso il senso del corporeo, puntando molto sul simbolico o su meccanismi etici e sociali. A sostegno di questa ipotesi, facciamo riferimento alle ricerche effettuate dall’antropologo Dunbar, il quale sostiene che il linguaggio si sia evoluto filogeneticamente dal contatto corporeo, che nelle scimmie antropomorfe (primati) corrisponde allo spulciarsi o, per meglio specificare, alla pulizia della pelle. Dunque la chiacchiera equivale allo