circolazione del sangue in tutto l’organismo, utilizzando la complessa rete delle arterie, dei capillari e delle vene presenti nel corpo. Una perfetta pompa meccanica che ci mantiene in vita. Il battito cardiaco, che a riposo va dai 50 agli 80 battiti al minuto, viene definito dalla frequenza con la quale determinate cellule specializzate (il tessuto di conduzione) innescano l’impulso elettrico alla contrazione. A questo impulso segue l’azione meccanica, ovvero la contrazione del cuore che provoca l’espulsione del sangue dai ventricoli verso i grandi vasi (aorta ed arteria polmonare): per ogni contrazione vengono messi in circolo circa 60-70 cc di sangue, i quali, moltiplicati per la frequenza di circa 70 battiti al minuto, danno un totale di circa 4,5 – 5 litri di sangue al minuto.
Come avviene la circolazione del sangue nel corpo? Il sangue venoso, proveniente dalle varie parti del corpo, arriva nell’atrio destro attraverso due vene principali: la vena cava superiore, che raccoglie il sangue proveniente dagli arti superiori e dalla testa, e la vena cava inferiore, che porta il sangue proveniente dagli organi addominali e dagli arti inferiori. Attraverso la valvola tricuspide, il sangue venoso passa dall’atrio al ventricolo destro e da qui, attraverso la valvola polmonare, nell’arteria polmonare che lo porta ai polmoni: arrivato qui, il sangue si riossigena, cedendo anidride carbonica e scorie ai capillari polmonari, e si trasforma in sangue arterioso. A questo punto riprende il circolo, passando attraverso le quattro grandi vene polmonari defluisce nell’atrio sinistro e, in seguito, attraversando la valvola mitrale, al ventricolo sinistro. Da qui il sangue, carico di ossigeno, viene immesso in quella che è considerata la più grande arteria del corpo umano, l’aorta, una gigantesca “autostrada del sangue” che, utilizzando vasi sanguigni e una fitta rete di capillari, ridistribuisce il sangue in tutto il corpo. In ogni organo vi sono i capillari, minuscoli vasi sanguigni dal diametro inferiore a 1 mm, che portano nutrimento alle cellule raccogliendo, nel processo di ritorno, le sostanze di scarto.
Contrariamente a quanto pensiamo, la distinzione fra arterie e vene non dipende dal tipo di sangue che vi scorre, ma dalla direzione del flusso sanguigno: le arterie partono tutte dal cuore e vanno verso la periferia, le vene viceversa. Uniche eccezioni sono l’arteria polmonare, che come abbiamo visto porta sangue venoso dal cuore ai polmoni, e la vena polmonare, che porta sangue arterioso ossigenato dai polmoni al cuore. Le pareti delle arterie sono più spesse ed elastiche rispetto alle vene, perché devono sopportare una maggior pressione sanguigna.