FARMACI ONLINE, SONO DAVVERO SICURI?
                                  di Cristina Mascheroni

     Una recentissima bronchite mi ha messo a letto. Frastornata da una tosse stizzosa e un bel naso rosso che cola, le mie giornate sono state scandite dall’assunzione di medicinali vari, antibiotici e antifebbrili, fino ai classici rimedi della nonna per curare il raffreddore. Così conciata, mi sono deliziata con una delle attività che più mi rilassano: la lettura.
     Spulciando le notizie dei giorni scorsi, ne ho trovata una che sembrava fatta apposta per me: su di una rivista medico-scientifica capitata per caso nelle mie mani un articolo elencava i dati relativi alla diffusione delle vendite dei farmaci online. All’inizio pensavo si parlasse di acquisti cosmoceutici, ovvero la nuova “frontiera” delle cure di bellezza, insomma, creme o integratori che ci aiutano a stare meglio, ma sostanzialmente sono innocui; invece, leggendo il rapporto pubblicato, mi sono venuti i brividi, non certo per la febbre. In rete le persone cercano veri e propri farmaci, dagli antibiotici agli antivirali, fino ad arrivare alla tanto decantata “pillolina blu”, insomma un vero e proprio mercato farmaceutico è a disposizione dell’utente, basta un semplice click. Il dubbio sorge spontaneo: saranno sicuri questi farmaci acquistati in Rete? Se sì, perché dilaga fra le persone il fenomeno dell’auto-prescrizione medica in barba a tutte le sicurezze del caso? Possibile che la propria salute non sia più così importante?
     Tanto per cominciare il caso è scoppiato quest’estate dove, sulla riviera ligure, era in vendita (udite udite, anche in spiaggia fra un ombrellone e l’altro) una pillolina chiamata “Sa-ma-nà”, ovvero il Viagra senegalese, una pallina di erbe pressate che una volta ingoiate dovrebbe assicurare una maggior virilità. La questura di Savona è intervenuta subito, stroncando sul nascere un commercio che avrebbe potuto essere assai redditizio, in Italia vendere farmaci o presunti tali al di fuori degli esercizi autorizzati (le farmacie) è illegale ma, soprattutto, molto pericoloso per chi le acquista.
     Il caso non è confinato purtroppo solo a questa pastiglia, ma si estende a molti altri farmaci. Una ricerca svolta proprio dalla casa farmaceutica che detiene il brevetto del Viagra ha rivelato che un italiano su tre sarebbe disposto ad acquistare il medicinale anche su Internet, dove non è necessaria la ricetta medica. I motivi? Imbarazzo, timore che il medico non capisca la reale necessità e non rilasci la ricetta medica, perdita di tempo nella saletta d’attesa del medico, paura che quest’ultimo ci richieda esami noiosi. Un semplice click e il farmaco arriva direttamente a casa nostra.

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