Quali sono i prodotti più a rischio? In rete si cercano soprattutto quei farmaci che consentono di essere sempre al meglio e performanti: farmaci per la disfunzione erettile, anabolizzanti per gonfiare i muscoli e anoressizzanti per dimagrire. Tutti quei prodotti che possono (erroneamente) migliorare la propria accettazione sociale e personale e che un medico potrebbe, a ragione, non prescrivere. Non dobbiamo dimenticare che viviamo in una società dove l’apparire è più importante dell’essere e questo potrebbe, almeno in parte, giustificare il boom di questi acquisti online.
“In Internet si cercano anche quei farmaci che da noi sono illegali ma non lo sono in altri Paesi, come ad esempio il talomide” si legge in un estratto pubblicato dall’ISS – Istituto Superiore di Sanità “questo farmaco, che negli anni ’50 e ’60 fu accusato di essere artefice di tante malformazioni fetali, ha alcuni poteri antitumorali e viene usato sotto strettissimo controllo ospedaliero in caso di mieloma multiplo. Online, la sua vendita è aumentata a dismisura, con gravi rischi per la salute: evitando la supervisione medica si rischia di curarsi in modo improprio, magari peggiorando la propria situazione.
Altro caso eclatante è la sibutramina, un farmaco soppressore dell’appetito ritirato da tutto il mercato europeo perché altamente pericoloso. Online è riapparso immediatamente, pochi click e nella prima farmacia online che appare nel motore di ricerca il farmaco è disponibile sotto forma di una confezione di Meridia (uno dei marchi commerciali della sibutramina) da 50 pillole: costa ben 184,68 dollari, circa 146 euro, ma il suo costo non basta a scoraggiare l’incauto acquirente”.
Oltre al mercato su Internet, ci sono canali alternativi dove trovare farmaci, integratori & Co: prodotti di bellezza miracolosi e pillole dimagranti a base di anfetamine sono disponibili nei beauty center, anabolizzanti e steroidi abbondano nelle palestre, soprattutto quelle più in auge; prodotti per aumentare la potenza sessuale occhieggiano dai banconi dei sex shop. Un grande mercato, insomma, dove il pericolo reale è quello di acquistare un semplice integratore, pensandolo innocuo per la salute, ed invece rischiare grosso. Cosa fare per difendersi? Meglio fidarsi della cara vecchia farmacia, anche perché acquistare medicine taroccate nei canali di vendita autorizzati è davvero difficile. Secondo l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, se ci rivolgiamo ai canali corretti in Italia corriamo solo lo 0,1% di rischio di acquistare un farmaco contraffatto, contro una media europea del 1% e del 6-7% nel resto del mondo.
Oltre a questi farmaci, dichiarati illegali perché pericolosi per la salute, su
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