di dolore, essi sono stati simbolo d’amore e di passione, dalle poesie pruriginose di Catullo ai colluttori di Poppea, amante lussuriosa di Nerone nell’antica Roma godereccia, fino alle raffinate arti amatorie del Kamasutra.
Si apprende dei denti quali simbolo di potere, di forza virile e di terrore, dal Dalada, il dente del Buddha, conservato a Kandi, fino ai denti persi del povero Don Chischiotte e dei denti quali simbolo di terrore: sono così tanti i legami che i denti hanno intrecciato con la storia che non lo immaginiamo nemmeno. Vogliamo scommettere che non conoscete tutti i proverbi e i modi di dire legati i denti? Mettevi alla prova con questo libro! Ne siamo certi, la lettura vi lascerà con un sorriso sul volto… I denti quale espressione di felicità.
Invitandovi a procurarvi una copia di questo saggio intelligente e molto divertente, corredato dalle bellissime vignette di Emilio Giannelli (vignettista del Corriere della Sera n.d.r.), vi lasciamo con poche righe nelle quali vi raccontiamo chi è Massimo Jevolella.
Laureatosi in Filosofia all’Università Statale di Milano nel 1974, Massimo Jevolella ha iniziato ad insegnare in una scuola media, assai turbolenta, dell’hinterland milanese. Il suo debutto in campo giornalistico è stato abbastanza casuale. Si trovava a casa di uno zio, a Bologna, a cena con degli amici che bazzicavano già l’ambiente giornalistico. Uno di loro gli chiese a bruciapelo: “Visto considerato che sei bravo a scrivere, perché non collabori con qualche giornale?” L’idea non gli sembrava male, anzi. È iniziata così, nel 1975, la sua collaborazione con “Il Nuovo Quotidiano”, diretto da Enzo Tortora; faceva il cronista e si occupava di cronaca bianca e di quella nera.
Nella sua carriera ha lavorato con persone del calibro di Vittorio Buttafava (Epoca), Indro Montanelli (inviato culturale per Il Giornale) ed Andreina Vanni, direttrice del periodico Meridiani, del quale lui stesso ha preso le redini nel 1999. Ha intervistato il Dalai Lama, scrive e parla correttamente l’arabo e già nel lontano 1979 iniziò a scrivere saggi di islamologia per l’editore Boroli. Oggi, giornalista e scrittore, collabora quotidianamente con “Il Mattino” di Napoli e realizza libri per la Edizioni Red.
Graziano Paolo Vavassori
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