vivacchiare di rendita e al “nipote” di distruggere… Forse questo è il vero dramma sociale e non solo dell’Italia: noi “vecchi” non abbiamo avuto la capacità di far affrontare ai nostri figli le difficoltà e gli ostacoli che veramente forgiano gli uomini; volendo risparmiare loro fatiche e dare loro tutto ciò che non abbiamo avuto noi… abbiamo costruito personalità deboli e pronte a pretendere senza dare, a “divertirsi” ad ogni costo, a fuggire da responsabilità e fatiche. Forse il tutto è parte di un ciclo vichiano; temo che le varie crisi economiche di molte famiglie ci costringeranno a modificare il tenore di vita e forse ad accontentarci delle cose semplici e dei valori delle nostre famiglie tradizionali.
Sono però convinto che finché ci saranno persone che compiono il proprio dovere, dal più umile al più importante, dovremo essere orgogliosi di essere Italiani. D’altra parte la storia ci ha insegnato che, se vogliamo trovare la felicità, dobbiamo cercarla tra i semplici e gli umili perché chi è accecato dal potere o dal denaro rarissimamente ha una vita serena e rapporti umani e famigliari che veramente li faccia invidiare da chi ha valori e convinzioni religiose o semplicemente umane.
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