Che spettacolo la città imbandierata di tricolori, la porta San Giacomo policroma in verde, bianco e rosso, i fuochi d’artificio dalle mura… e la gente, la gente comune, la commozione per una volta sincera di autorità felici e partecipi dell’evento e che promettono nuovi eventi per tener vivo il centro. Speriamo non siano promesse da marinaio…
     Quando assisto a queste manifestazioni sono pervaso da una gioia che mi fa dimenticare le tristezze di certi politici, faccendieri, giudici corrotti, lentezze burocratiche. Purtroppo la storia ci ha tramandato i nomi dei potenti (generali, re, grandi imprenditori), ma non di chi l’ha veramente caratterizzata (soldati semplici al fronte nelle trincee come carne da macello, sconosciuti burocrati che hanno reso possibili parate e manifestazioni oceaniche, operai che hanno solo come nome il numero di matricola e che sul posto di lavoro perdono troppo spesso la vita).
     Nella mia esperienza ormai “attempata” ho incontrato quasi tutti i generi di persone e ne ho avuto la certezza che la storia è fatta da gente semplice come gli Alpini, che rappresentano gli Italiani del quotidiano, che sanno essere presenti nelle necessità altrui, che sanno affrontare difficoltà di ogni genere pur di portare un sorriso, un aiuto, una solidarietà a seconda delle possibilità di ciascuno.
     Poiché sono un po’ ripetitivo, i miei lettori mi permettano di richiamare un mio pensiero che, se è vero che i soldi non danno la felicità, ma che aiutano certamente, è altrettanto vero che i ricchi quasi sempre finiscono soffocati dai loro soldi, che li rendono ciechi, egoisti, ma soprattutto capaci di ridere delle disgrazie altrui che potranno favorire intrallazzi e da cui potranno trarre guadagni enormi ed illeciti (come dimostrano i tristi fatti di cronaca giudiziaria di questi giorni…).
     Il mio invito è sempre quello di comportarci come se dovessimo morire a breve, giudici di noi stessi davanti allo specchio, attenti agli altri e nella convinzione che la vera felicità è nei cuori nobili secondo i dettami del Dolce Stil Novo, che sottolineavano la gentilezza, la nobiltà di cuore e la donna angelo…
     Sono convinto che nel nostro paese ce ne siano ancora molti!
                                                                       gaudens@live.it

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