tutti. Mi é stato chiesto da molti il perché del cambio: qualche anno fa avrei risposto che sentivo la necessità di nuove sfide o di andare verso nuovi orizzonti; qualcuno ha pensato che mi fossi stancato di Mozzo o ha considerato la mia nomina al Patronato come una sorta di promozione… ma si tratta di ragionamenti troppo umani! La vera motivazione é un'altra: alla mia età e dopo 37 anni di ministero sacerdotale la sola risposta seria e la sola motivazione valida é che avendovi predicato in tutti i modi che il cristiano non precede, ma segue il suo Signore, avendovi detto e ripetuto che compito del prete é camminare davanti alla sua comunità, ma dietro a Cristo, non potevo smentire me stesso e non obbedire a Chi mi ha indicato la via attraverso episodi e per mezzo di circostanze che non lasciavano dubbi sulle decisioni da prendere. In altre parole la risposta alle domande c'é e si chiama obbedienza a Dio e alla Chiesa. Per questo non mi preoccupo delle sfide e dei compiti che mi attendono né mi faccio troppe domande sulla mia eventuale capacità o no di affrontarle: sarà quello che Dio vorrà, ma se Dio vuole che io vada al Patronato - e allo stato dei fatti non ho motivi per dubitarne - sarà Lui a portare a compimento quello che io ho iniziato sia presso di voi, sia presso la nuova comunità. Vi chiedo solo il dono del ricordo nella preghiera e vi prometto il mio quotidiano e riconoscente ricordo al Signore. Grazie per tutto a tutti e che il Signore ci benedica.»
Mi permetto di segnalare un volume che raccoglie riflessioni intorno al Vangelo curate da don Davide per “L’eco di Bergamo” dedicato a quanti non smettono di cercare e sanno ancora stupirsi delle cose semplici. “La realtà é Cristo”, disponibile ancora per qualche numero presso le suore di Mozzo o il signor Giovanni (3312694514).
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