ha, sia pure involontariamente, veicolato notizie non precise che hanno generato un allarmismo, a nostro avviso, fuori luogo».
     Qual è dunque la verità sul progetto edilizio previsto sull’area? Sarà portato avanti? Che ne è del piano di riqualificazione dell’Isolotto tramite la creazione di una zona di interesse naturalistico?
     «Il progetto “Isolotto” ha l’unico obiettivo di rendere finalmente fattibile la realizzazione di un parco urbano fruibile dai cittadini. Anche Ponte San Pietro, come la maggior parte dei comuni italiani, ha le casse in sofferenza per i tagli operati dal Governo e per le regole di finanza pubblica che ci impediscono di scegliere come aumentare gli introiti e come investire le risorse in possesso. Pertanto anche noi, come tanti Comuni limitrofi, abbiamo accettato di ricorrere ai p.i.i. (Piani di intervento integrato, n.d.r.) previsti dalla legge, che prevedono una sinergia tra pubblico e privato. Il privato ottiene la possibilità di edificare e in cambio concede al Comune congrui benefici: cessione gratuita di aree e/o importanti opere pubbliche (che il Comune non potrebbe attuare)».
     «È tale la nostra trasparenza e rettitudine nell’agire amministrativo che abbiamo subito illustrato alla popolazione nell’assemblea pubblica del 23/03/2009 il progetto proposto dal proprietario dell’area dell’Isolotto a noi necessaria per concretizzare il “sogno” custodito da decenni di consegnare alla popolazione un parco da ammirare e frequentare in sicurezza. Oggi è in stato di abbandono e degrado e soprattutto è diventato patrimonio di spacciatori e malintenzionati. Raccolte le osservazioni e le proposte dei presenti (circa 80 persone) si è provveduto a suggerire al progettista modifiche e richieste di verificare la possibilità di superare i vincoli (peraltro già noti) ambientali, geologici, che gravano sul territorio in questione. Il progetto – sottolineo – tutela le aree a prato “più pregiate” e caratterizzanti l’ambiente, aree che verrebbero cedute all’amministrazione comunale come parco pubblico attrezzato “in modo essenziale” (circa 83.000 mq). Le case andrebbero ad intaccare un bosco spontaneo non di pregio e farebbero da presidio a tutto il parco».
     «Abbiamo recentemente ripreso i contatti con la proprietà per valutare il progetto già modificato e decidere definitivamente in merito, tenendo conto anche di quanto emerso nelle tre assemblee pubbliche tenute a Ponte San Pietro».
     Considerando che l’attuale stato di degrado dell’Isolotto ha reso la zona non certo la più sicura del territorio comunale, con le prevedibili e legittime proteste dei cittadini, varrebbe allora forse la pena riconsiderare il progetto di intervento

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