DALLA NUOVA LEGGE SUI PARCHI ALLO SCANDALO ATALANTA
di Valerio Bettoni
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Il Parco delle nostre Orobie prossima riserva indiana?
La Regione Lombardia sta discutendo la nuova legge sui parchi naturali, visto che quella in vigore risale al 1983. Il nuovo progetto di legge trasforma gli attuali enti gestori in enti pubblici e prevede la partecipazione obbligatoria degli enti locali al loro sostentamento. E questo è determinato dalla legge mille proroghe del governo, nel luglio del 2010.
Siccome dal 2007 la Regione ha praticamente coperto la superficie del Parco (85% dell’intera area) dei vincoli di Rete Natura 2000, bisogna assolutamente provvedere ad inserire nelle proposte di modifica una norma che consenta al Parco di vivere senza la condanna a diventare un museo in agonia.
In buona sostanza si chiede una serie di norme atte a rendere più agevole l’applicazione di alcune norme. Non si vede perché in questo contesto non si debba risolvere anche il grave problema del Parco delle Orobie. Si rammenta ancora che la Regione sui 300 mila ettari di ZPS che ha dovuto perimetrare, ben 67 mila (un quinto del fabbisogno) le ha inserite nel Parco delle Orobie, costringendo 44 Comuni a procedure difficili e complesse per moltissime attività che normalmente si svolgono all’interno dei Comuni stessi.
La maggioranza della Regione ha approvato una prima stesura delle possibili modifiche da introdurre. Il gruppo dirigente del Parco delle Orobie ha inviato una lettera ai consiglieri regionali, esponendo il quadro dei rischi ai quali si va incontro se dovesse passare questa nuova legge. Anche con il Parco delle Orobie la Bergamasca ha dovuto pagare un alto prezzo in materia di salvaguardia. Quando si applicò la legge europea, invece di distribuire le aree protette in modo più equo sull’intero territorio lombardo, fummo penalizzati dalle scelte regionali.
A volte la nostra riconosciuta bellezza naturale può diventare una fregatura per gli abitanti. Traducendo in soldoni tutto il discorso delle nostre Orobie, se passa la nuova legge così come proposta dalla maggioranza, il territorio bergamasco – che in passato, a causa del commissariamento non s’è attrezzato con il Piano territoriale – subirebbe ulteriori pesanti vincoli, previsti dalla legge 394/91. Significa in concreto che tutte le attività sarebbero paralizzate: dall’agricoltura al turismo, dalla caccia alla pesca, agli impianti sciistici, ecc. È urgente coscientizzarsi sulla situazione, le prospettive e i rischi molto incombenti ed è assolutamente necessario – all’interno di questa legge in via di approvazione – adottare alcune norme proposte dal parco stesso delle Orobie. Non
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