ribelle e trasformando quell'azione in un rituale ipnotico che ricordava un revival pentecostale o una festività rasta, più che un concerto rock (da Rolling Stone).
Bob Marley, già, Bob Marley… ricordo che ero un adolescente quando al telegiornale mostravano le immagini del suo concerto allo stadio di San Siro, era il 1980 e io non capivo, non capivo come potessero esserci 100.000 persone ad un concerto, non capivo come una persona potesse attirare così tanta gente. "Sono un miracolato a Milano. Sono uno di quei 100.000 che stavano a San Siro il 27 giugno dell’ottanta", scrive sul suo blog un ignoto nostalgico: "Ricordo che cantai “No Woman No Cry” con le lacrime agli occhi e a squarciagola. Tutti
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cantavamo e ballavamo, tutti ci sentivamo amici e fratelli. Marley sembrava cantasse solo per te, ma allo stesso tempo anche per gli altri migliaia. Roteava la testa e sembrava che da ogni suo ciuffo crespo si sprigionassero scariche elettriche che ti colpivano al petto facendoti dondolare su un piede solo, come lui sul palco". "Con le lacrime agli occhi e a squarciagola" l’hanno cantata in molti, anche anni dopo la morte di Marley. Anche oggi: magari in macchina o magari suonata da qualche imbarazzante cover band.
Io, quest'estate, ritengo di avere avuto una grande fortuna: giovedì 4 agosto al Filagosto si è esibito Ky-mani Marley, uno dei numerosi figli che ci ha lasciato in eredità il grande Bob. Ebbene, Filago (Bergamo) per una notte è diventata una piccola San Siro, nessuno è in grado di dire quanta gente ci fosse, ma era veramente tanta, come non se ne era mai vista. Quando a metà concerto sono partite le note di “No Woman No Cry” a me, che mi trovavo sul palco a scattare fotografie, è venuta la pelle d'oca e come per magia il pubblico ha iniziato a cantare a squarciagola e con le lacrime agli occhi esattamente come a San Siro quell'ormai lontano giugno del 1980.
Grazie Bob, quando dicevi “ La mia musica vivrà in eterno. Forse è stupido dirlo, ma quando sono sicuro delle cose, io le dico. La mia musica vivrà per sempre” avevi proprio ragione! |
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