permuta dell’usato. E attenzione, per patrimonio immobiliare consolidato si deve intendere l’insieme di tutti gli immobili costruiti sino ad oggi, dato che gli edifici in classi energetiche alte sono oggi solo la punta dell’iceberg, e rischiano di essere considerati obsoleti cantieri non ancora chiusi! Oggi in Italia si stimano, su elaborazione incrociata di dati Enea, Istat e Cresme, circa 30 milioni di unità abitative, delle quali solo la punta dell’iceberg, dal 2 al 5% a seconda delle rilevazioni, si trova nelle classi energetiche migliori, A B e C. Oltre il 55%, 16.639.801, sono state costruite prima del 1971, quindi prima di ogni legislazione in materia di contenimento dei consumi energetici degli edifici(Legge373/ 1976), e ben 25.107.535, pari al 85% del patrimonio edilizio esistente, prima dell’entrata in vigore della Legge 10/1991, quindi senza alcun tipo di documentazione o criterio volto al contenimento dei consumi energetici.
     SIAMO DI FRONTE AD UNA SVOLTA EPOCALE. Per unificare il ciclo economico immobiliare sotto il segno del risparmio energetico, evitando l'instaurazione di un doppio mercato che avrebbe come diretta conseguenza la creazione di “ghetti edilizi” con l’ampliamento della forbice dei prezzi tra nuovo e usato e bloccherebbe il mercato della permuta, è necessario uno sforzo culturale da parte di tutti i player di settore, tecnici, costruttori, agenti immobiliari, amministratori di condomini e patrimoni. Stiamo assistendo alla nascita di un nuovo paradigma immobiliare, che si salda al tema trasversale dell’ambiente e dell’energia. Come abbiamo detto, per la prima volta la casa viene concepita come una macchina energetica inserita funzionalmente nel contesto ambientale. Noi tutti, operatori del mercato immobiliare, abbiamo il compito di interpretare questo nuovo paradigma per fornire un servizio alla clientela ricco di forti valenze sociali. Se non lo faremo, se non decideremo, se ci lasceremo trascinare dalla corrente e non saremo capaci di governare il cambiamento, ancora una volta, come sempre accade, sarà il mercato a decidere al posto nostro, travolgendoci.

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