tecnico sull’analisi puntuale dello stato energetico reale dell’immobile e consentendo di realizzare gli interventi di miglioramento beneficiando degli incentivi fiscali introdotti dalle recenti disposizioni della legislazione. Il sistema fiscale agevolato, delineato dalla Legge Finanziaria 2007 e poi confermato negli anni a seguire, rappresenta un atto di indubbia rilevanza nell’ambito delle scelte in tema di energia: infatti le detrazioni fiscali, introdotte in ordine agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, costituiscono un efficace catalizzatore in grado di agevolare i processi di miglioramento della prestazione energetica del parco edilizio esistente.
     Il progetto di ammodernamento del profilo dei consumi del patrimonio immobiliare italiano muove risorse ingenti, tuttavia è sufficiente un rapido sguardo ai numeri in gioco per comprendere le ragioni che hanno richiamato l’attenzione del legislatore e lo hanno spinto al varo di misure impegnative, ma certamente non ignorabili da operatori e committenti. Infatti, il fabbisogno energetico medio, che ammonta circa a 150-180 kWh/m2a, potrebbe essere notevolmente abbattuto anche attraverso interventi non particolarmente complessi e, soprattutto, non richiedenti investimenti scoraggianti. Per esempio, la semplice sostituzione degli infissi può portare ad un contenimento dei consumi energetici dell’ordine del 10% e l’applicazione di un sistema a “cappotto” permette di conseguire risparmi intorno al 10-12%, migliorando la classe energetica e rivalutando l’immobile molto di più dei costi sostenuti per questi semplici interventi, 90 Euro/mq per cappotto e serramenti (fonte Ance). Gli immobili nelle classi più alte, A e B, hanno infatti un vantaggio in termini di prezzo che può arrivare al 10 per cento e oltre, e comunque, a parità di location, li porta sui valori più alti nelle forbici di prezzo minimo/massimo rilevate dagli osservatori immobiliari. L’extra-costo di costruzione per miglioramenti energetici del 30% è di160 Euro/mq (fonte Ance), mentre può arrivare ad un massimo di 300 Euro/mq stimati da Casaclima per un immobile in classe A, che scendono a 175 Euro per la B e100 Euro per la classe C. Come si vede, il gioco vale quasi sempre la candela.
     Per evitare l’instaurazione di un doppio mercato, che potrebbe penalizzare eccessivamente il patrimonio immobiliare consolidato a favore delle nuove costruzioni, il legislatore ha previsto sgravi fiscali per i proprietari che intendono adeguare i loro immobili ai parametri del più rigoroso risparmio energetico. È una soluzione per non svalutare il patrimonio immobiliare consolidato e non bloccare il volano del cambio-casa residenziale, oggi più che mai fondato sulla

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