LE MODIFICHE AL CODICE DELLA STRADA (2011)
                                  di Giovanni Cozzi

     Le modifiche introdotte con il nuovo Codice della Strada sono entrate in vigore con l’inizio dell’anno in corso ma, probabilmente, non tutti hanno ben presente come e in quale misura tali variazioni possano influire nella nostra quotidianità. Per maggior chiarezza e comprensione, andiamo ora ad elencare quali sono i punti principali in cui sono avvenuti i cambiamenti.
     Guida in stato di ebbrezza: per tutti quelli che non hanno ancora raggiunto i ventuno anni di età o posseggono la patente da meno di tre anni è fatto divieto assoluto di guida dopo aver ingerito alcolici senza tolleranza alcuna, pena cinque punti di decurtazione dalla patente di guida. Per tutti gli altri, la guida con tasso alcolemico da 0,5 a 0,8 grammi/litro di sangue è stata depenalizzata, ma la sanzione ora è dai 500 ai 2.000 euro. Se poi, in stato di ebbrezza, si provoca un incidente stradale, le pene sopraccitate raddoppiano parimenti ad un fermo amministrativo del veicolo pari a 180 giorni.
     In caso di tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l si aggiunge anche la revoca della patente fino a due anni, senza contare che, per chi la patente la utilizza per lavoro, tale condizione può determinare anche la cosiddetta “giusta causa di licenziamento”. Ricordiamo, tra l’altro, anche la novità delle nuove certificazioni mediche da presentare all’atto della richiesta di rilascio della patente di guida nelle quali, oltre ai requisiti fisici e psichici, ci dovrà essere allegata anche una documentazione relativa al non abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti.
     Neopatentati: per coloro i quali sono possessori di patente di guida da meno di un anno la limitazione di guida formulata in base alla potenza specifica rapportata alla tara del veicolo passa da 50 a 55 KW/t.
     Guida dei ciclomotori e minicar senza la patente: novità importante questa perché segna una inversione di rotta in tal senso. A tutti coloro i quali è stata ritirata la patente di guida non è più consentito conseguire il certificato di idoneità per la guida di ciclomotori né minicar.
     Patente per i ciclomotori: per l’abilitazione alla guida di un ciclomotore o di una minicar equiparata è previsto dal 19 gennaio 2011 anche la prova pratica di guida, mentre per il recupero dei punti patente non sarà più sufficiente la frequentazione dei corsi di recupero, ma si dovrà sostenere anche un esame finale di idoneità sia per chi ha esaurito tutti i punti patente sia per chi ha commesso 3 infrazioni con decurtazione di almeno cinque punti nell’arco di un anno.

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