35ESIMO MOTOR SHOW DI BOLOGNA
di Giovanni Cozzi
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Venerdì 10 dicembre 2010. Levataccia mattutina alle 5:30 onde preparare tutto l’occorrente necessario per la giornata dedicata interamente alla visita del MS35 (Motor Show 35esima edizione). Colazione veloce, ultimo controllo a tutta l’attrezzatura e pronto a partire alla volta di Bologna.
L’inizio sembra promettente. Un sole limpido fa capolino già dalle prime ore del mattino e questo è di buon auspicio. La piacevole sorpresa poi di non trovare ghiaccio né tanto meno traffico in autostrada mi fa pensare che i miei calcoli erano esatti: è proprio la giornata ideale per recarsi alla trentacinquesima edizione del Motor Show! Così, mentre percorro veloce l’autostrada in compagnia di un po’ di buona musica avvolto dal tepore che fuoriesce dall’impianto di climatizzazione, ripenso a quella indimenticabile psicosi collettiva figlia della crisi globale avvertitasi in maniera forte proprio nel corso del 2009, tanto da produrre, per induzione, la debacle delle case costruttrici di tutto il mondo con il risultato finale della totale assoluta diserzione delle stesse dalla kermesse bolognese. Ma dentro di me sono convinto che quest’anno non sarà così!
Arrivo nei pressi della zona fieristica verso le 8:30 e con stupore noto che né all’ingresso del parcheggio né alle casse della biglietteria v’è un briciolo di fila! Ma allora mi sbagliavo? Vuoi vedere che l’edizione del 2010 è la fotocopia di quella dell’anno precedente? Per dipanare ogni dubbio non mi resta che entrare.
Appena varcati i cancelli dell’ingresso nord costeggianti la pista di prova della Renault, dove le varie Clio e Twingo Gordini vengono strapazzate da collaudatori e pubblico (buon segno), mi dirigo verso il padiglione 29, a me più vicino, trepidante nel conoscere la verità di quest’anno. Fortunatamente, la mia titubanza scompare appena metto piede all’interno.
Nel primo stand mi trovo al cospetto della Ford dove, con giustificato orgoglio, la casa americana presenta la sua nuova Fiesta WRC 1600 a quattro ruote motrici, pronta per correre il mondiale rally con le nuove direttive per il 2011. Rimango di sasso per alcuni secondi e poi, raccolta la mascella che nel frattempo mi era caduta a terra, scatto le prime foto. Aggressiva e potente nella sua livrea ufficiale bianca nera e blu è bella da togliere il fiato e mentre la guardo negli “occhi” sussurro dentro di me: “Penso proprio che noi due andremmo d’accordo!” E così, seppur molto combattuto, decido di non bivaccare tutto il giorno davanti al bolide per ovvie ragioni di lavoro e dovere di cronaca.
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