carenatura, bensì una moto tutta nuova e la quantità di modifiche apportate dai tecnici di Akashi ne sono la dimostrazione. La nuova sport-tourer, infatti, rispetto alla streetfighter di origine, cambia in molte sue parti. La sella è ora più imbottita e meglio ammortizzata, il codino offre due maniglie di appiglio perfettamente adeguate alle necessità di trasporto del passeggero, così come il manubrio assume ora una nuova conformazione più adatta ai viaggi anche in coppia, mentre le pedane sono meglio ammortizzate per ridurre al minimo le vibrazioni. Il serbatoio è stato modificato per guadagnare ben 2 litri di carburante, arrivando così a 19; ciò è stato possibile spostando la chiave di accensione ad di sopra di esso (non più inglobata nello stesso come sulla Z1000) e cambiando anche la posizione della pompa della benzina. Tutto questo regala alla nostra sport-tourer una autonomia di 220/230 chilometri.
In merito alle sospensioni, è stato ritarato l’impianto con una regolazione più dolce del mono posteriore e dell’idraulica della forcella, in modo da copiare meglio
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le asperità del terreno e rendere così la guida più confortevole. Le ruote in lega sono state modificate nel disegno per renderle più leggere, l’anteriore è ora 300 grammi più snella mentre la posteriore addirittura 800: tutto ciò, insieme ad una miriade di altri affinamenti, ha permesso di aumentare il peso della Z1000 SX di soli 10 chilogrammi rispetto la ben più veloce Z1000, per un totale di soli 228 kg. Invariate le misure degli pneumatici con un 120/70 all’anteriore ed un poderoso 190/50 dietro.
Il quattro cilindri in linea bialbero a sedici valvole è stato reso più dolce nella progressione, il quale, seppur invariato nella cubatura di 1043 cc per 138 cavalli di potenza a 9600 giri/min, gode di una nuova programmazione della centralina elettronica, nonché di una rapportatura più lunga della trasmissione grazie ad una corona da 41 denti anziché 42. |
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