gruppo heavy metal di cui iniziai a fare parte in quanto mancava il bassista.”
     Stefano Forcella e il basso, cosa significa per te questo strumento?
     “Il mio rapporto con il basso è nato in maniera assolutamente casuale. Difatti è molto facile trovare i chitarristi, ma molto più complicato i bassisti e così è stato anche per gli ‘Incrostazione’. La mia voglia di far parte di quella formazione era così forte che dissi ‘fatemi suonare qualsiasi strumento, ma voglio suonare con voi!’ E così, mancando il bassista, partii da Brembilla per andare da Daminelli ad acquistare il mio primo basso. Fra l'altro lo feci di nascosto dalle mie sorelle e dai miei fratelli, perché loro erano contrari a questa mia passione, ma mia mamma me lo regalò e ricordo ancora che spesi 200.000 lire per acquistare il primo basso in quello che fu uno dei giorni più belli della mia vita. Da allora ho iniziato a suonare di nascosto in soffitta, a studiare, e da lì capisci che è proprio passione, perché nessuno mi costringeva a farlo, ma la voglia di imparare era talmente tanta che io mi chiudevo in quella soffitta e ci passavo delle ore. Io sono un autodidatta e solo successivamente ho frequentato qualche corso e qualche lezione in privato per approfondire alcune tematiche che mi stavano a cuore.”
     Quando Stefano Forcella è diventato un Musicista con la M maiuscola?
     “Mah! Forse musicista, musicista, proprio grazie agli ultimi successi con i Modà. Io ho sempre fatto altri lavori e la musica era una passione, poi, nel 2002, sono partito da Brembilla e mi sono trasferito a Milano per cercare nuovi spazi, per cercare di sfondare nel mondo della musica. Dopo la partecipazione a Sanremo Giovani nel 2005 con i Modà ho mollato tutto e ho deciso di dedicarmi solo alla musica, però musicista vero direi da un anno e mezzo a questa parte, quando è scoppiato il successo con ‘Sono già solo’ e da allora vivo 24 ore su 24 facendo musica.”
     Ci racconti qualcosa della nascita del progetto MODÀ e di come ne sei diventato parte?
     “Il tutto risale al 2002, quando mi sono trasferito a Milano ed ho iniziato a frequentare persone nell'ambito musicale e un amico, Tony, mi ha detto ‘guarda c'è un ragazzo, Kekko (Francesco Silvestre detto Kekko, n.d.r.) in pratica, che ha un progetto, si chiamano Modà ed è appena nato’ e mi ha dato un CD con delle demo’. Io all'epoca suonavo in una band tributo a Battisti, ho ascoltato il CD, mi è piaciuto e ho detto: ‘bene, proviamo a conoscere questo Kekko’. Ci siamo trovati in un bar a Melzo io e lui, mi ha esposto un po' il progetto che era proprio appena nato. Ho detto ‘Ok!, partiamo!’ e da lì è iniziata una storia abbastanza lunga.”

        pagina 03 di 05
 
 
 
 
 
Infobergamo® - www.infobergamo.it è un prodotto H.S.E. - Leggi la nostra CDD - Validazione XHTML - CSS
Autorizzazione Tribunale di Milano n.256 del 13 aprile 2004. Vietata la riproduzione e la riproposizione non autorizzate di testi ed immagini.
Bergamo, Brembilla, Intervista, Stefano, Forcella, Modà, Sanremo, Kekko, Sono già solo, Morris Albert, FixForb, Incrostazione