modi, specialmente mia mamma. Ringrazio poi Cristian Piccinelli, un produttore di Brescia e grandissimo amico, che ha creduto in me e mi ha presentato le persone che poi mi hanno permesso di realizzare il primo disco. Un grazie va sicuramente al mio ex editore Max Moroldo, che ha creduto fortemente nel mio primo lavoro e il successo ottenuto è dovuto anche alla sua ottima attività di promozione.”
     Cosa pensi del momento che sta attraversando la musica e qual è la tua ricetta per il futuro?
     “Credo che la musica stia attraversando un periodo piuttosto degradante. C'è una crisi discografica dovuta a Internet, per cui molte persone non comprano più dischi. C'è la qualità della musica che non è più al livello delle canzoni che eravamo abituati ad ascoltare negli anni 70, 80 o 90 e salvo rare eccezioni trovo ci sia un abbassamento del livello qualitativo. Io cercherei di promuovere la buona musica o comunque educare la gente ad ascoltare la musica di qualità e non la musica che ‘fa vendere’. Io credo nell'investimento su un artista a lungo termine, cosa che non accade più oggigiorno in Italia, ma forse è una tendenza globale quella di investire su artisti magari bravi, che escono dai talent show e non cercare invece quei talenti che magari non hanno la possibilità di arrivare a questi programmi, ma che hanno capacità eccezionali, basterebbe andarli a trovare, cercarli nei locali come si faceva una volta. Le case discografiche oggi

investono solamente su chi in qualche modo è già ‘promozionato’, per spendere meno soldi a causa di una crisi che senz'altro c'è. Sicuramente c'è poi la necessità di educare i bambini alla musica; quando si è piccoli l'orecchio assorbe tutto e quindi se si inizia a quell'età a far ascoltare buona musica di qualità quando cresceranno cercheranno quella e non la musica commerciale che fa vendere ma che vale poco.”

www.myspace.com/sagireitan