Per vari motivi legati alla Fondazione, era stato poi di nuovo trasferito in Oncologia e io l’ho seguito. Lì, ho conosciuto anche il professor Bernardo. Quando è arrivato il momento di scegliere fra Medicina del Lavoro ed Oncologia ho capito che mi interessava di più quest’ultimo campo; in seguito ho avuto la possibilità di conseguire la specializzazione quindi… sono rimasta. Oggi sono ben 11 anni che lavoro alla Maugeri e ne sono ben contenta.”
Dottoressa, facciamo una panoramica sul tema. Quanti sono oggi i malati di cancro in Italia? Sono in aumento o assistiamo ad una diminuzione rispetto agli anni precedenti?
“I dati che le vado ad illustrare sono quelli pubblicati sul sito di AIRTUM (Associazione Italiana Registro dei Tumori) e dall’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro). Ogni anno in Italia ci sono 250.000 nuovi casi di tumore, ma l’incidenza dei vari tipi di neoplasie sta cambiando rispetto al passato. Alcuni stanno diminuendo, altri stanno modificando la loro incidenza. Per esempio, in entrambi i sessi sono in diminuzione i tumori dello stomaco, i mielomi e le leucemie, mentre c’è un aumento del tumore della tiroide, del melanoma e dei linfomi di Hodgkin. In particolare, i tumori legati al fumo stanno cambiando: in passato il tumore del polmone e di tutte le vie aeree superiori colpiva prevalentemente soggetti maschili, oggi c’è un inversione di tendenza e sono più colpite le donne rispetto agli uomini.”
“Le diagnosi di tumore sono in aumento anche perché viene fatta più prevenzione, le diagnostiche sono molto più precise che in passato, quindi, vengono accertati molti più casi, ma la maggior parte in fase decisamente iniziale, quindi curabile. Abbiamo più casi di tumore alla prostata negli uomini e tumore della mammella nelle donne, per esempio, proprio perché la prevenzione sta funzionando bene.”
Lei ha menzionato AIRC, il loro slogan è “il cancro sta diventando una malattia sempre più curabile”. Secondo lei è davvero così?
“Certamente, fra l’altro AIRC è riuscita proprio a sintetizzare questo concetto in maniera esemplare: prevenire, quindi prendere il tumore per tempo, prima che faccia grandi danni, vuole dire rendere la malattia assolutamente più curabile. Penso ad esempio al tumore della cervice uterina o della mammella, con lo screening e la diagnosi precoce si riescono a trovare neoplasie davvero piccole che vengono operate e si risolvono definitivamente. È più dibattuto il tema del tumore maschile per eccellenza, quello della prostata: la decisione di fare o non fare prevenzione agli over 60 è sempre molto discussa in quanto,
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