valli di Comacchio, dove si consumò la tragedia: Garibaldi riuscì a trasportare l’amata donna nella fattoria del patriota Guiccioli, in località Madriole, a Ravenna, dove subito accorse un medico che poté solo constatare la morte di Anita. La donna-guerriera, l’amazzone indomita che tanto combatté per i diritti dei cittadini e l’uguaglianza fra i popoli, aveva solo ventotto anni.
Nel 1932 le sue spoglie furono definitivamente collocate nel basamento del monumento equestre a lei dedicato sul Gnianicolo, a Roma, la città per la cui difesa Anita morì.
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