esistono: “L’arte non è cosa nostra”. Questa formula, così inclusiva in quanto si arriva a circa 500 nomi, compresi quelli delle sedi distaccate delle regioni, non mi convince e credo che porre sullo stesso piano così tanti artisti e lasciare di fatto al pubblico il giudizio sia una mossa piuttosto “populista” e culturalmente pericolosa.
Concludo rivolgendo di nuovo un pensiero, questa volta più indulgente, a Vittorio Sgarbi, punito dal pubblico per la trasmissione “Adesso ci tocca anche Sgarbi”, andata in onda in prima serata su “Rai 1” il 18 Maggio con uno share imbarazzante, un 8%, già sospesa dai palinsesti. Al di là della debordante, a volte isterica e autoreferenziale, personalità del vulcanico Professore, devo ammettere che ho visto la trasmissione e mi sono veramente divertito nelle due ore sentendo parlare di Longanesi, Pasolini, Carmelo Bene, Walter Chiari, Cesare Brandi, Federico Zeri e altri con intelligenti intermezzi musicali di Morgan sul tema del “Padrino”, di Francis Ford Coppola.
Le occasioni per trattare questi argomenti nel nostro dibattito culturale contemporaneo sono davvero rare, infarcito com’è di gossip e fondamentalmente “occupato” dai soliti “30 nomi”, che si riciclano in ogni trasmissione televisiva parlando e moralizzandoci in ordine rigorosamente sparso di: omicidi tra vicini di casa, gomorra, liposuzioni, festini con trans, festini senza trans, 150 anni dell’Unità d’Italia, Festival di Sanremo, questioni mediorientali, USA potenza imperialista, Obama Nobel per la pace, il Vaticano segreto, Karol santo subito, vengo via con te anzi rimango (guadagno abbastanza), ecc… con una disinvoltura imbarazzante e con molte facce adatte alle sedie… visionario e profetico fu Rino Gaetano con l’intramontabile “Nun te regghe più”.
Meriterebbe un commento molto più ampio e articolato la questione tra gusti del pubblico e qualità della televisione italiana, che lascerò volentieri ad altri, di certo, sospesa la trasmissione di Sgarbi ci metteranno di nuovo qualcosa di adatto per lombrichi, che avrà uno share del 20%.
cristiano.calori@fastwebnet.it