Secondo le analisi di diversi istituti di ricerca che fotografano le realtà sul territorio emergerebbero dati significativi in termini di giro di denaro alimentato dalle associazioni criminali, il cui volume si attesterebbe tra i 120 e i 180 miliardi di euro annui, ovvero l’equivalente di sei, otto manovre finanziarie nazionali. Dati che fanno riflettere e che, al contempo, difficilmente lascerebbero indifferente buona parte di coloro i quali, in ragione dei ruoli apicali e di rappresentanza ricoperti all’interno di pubbliche amministrazioni, società, enti e soggetti del mondo finanziario, potrebbero essere fortemente tentati dall’intrecciare rapporti con un’entità che, piaccia o no, svolge un ruolo di primo piano nel panorama nazionale ed internazionale. Difficile purtroppo pensare che una simile capacità economica possa essere debellata in nome della legalità se non illudendo l’opinione pubblica con periodiche operazioni di polizia più dal sapore mass-mediatico che dall’effettiva finalità di contrasto.
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