In Italia è sempre più crescente la sensazione che ormai vi sia una oggettiva impossibilità di cambiare qualcosa ed anche per questo, agli occhi dei nostri partners europei, l’Italia dà sempre più l'impressione di essere un Paese vecchio, stanco e avvilito, dove perfino i discorsi, i pensieri e i confronti si susseguono secondo un copione omologato e prevedibile, privo di qualsiasi slancio veramente riformatore. Insomma, un Paese prigioniero del proprio passato e della sua poco lungimirante politica, nel quale si è elevato a sommo principio lo sfruttamento delle posizioni di rilievo e dove troppi si sono trincerati nelle tante roccaforti corporative che stanno velocemente spingendo il Paese verso il tramonto del proprio benessere.
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