Gli sfidanti si sono avvicinati a grandi passi al voto affrontandosi secondo la discutibile logica prevalente, ma hanno reagito alle reciproche accuse senza riflettere e pensare che l’elettore medio, colui che non sventola vessilli e che non si eccita per i comizi e i canti di piazza, ha bisogno di poter contare sulla capacità di moderazione, di equilibrio, di sobrietà e sul senso delle istituzioni, che ogni candidato che si prometta di amministrare una comunità dovrebbe avere ed esser capace di diffondere.
     Ora che i risultati sono noti, si assiste alla sequela di commenti, alcuni dei quali infarciti di meraviglia e stupore, ed altri di lungimiranza postuma, conseguenti alla dissennata campagna elettorale. Da una parte c’è la Moratti, rammaricata per il divario percentuale che l’ha separata dallo sfidante, la quale prima si allinea alla scelta e all’enfasi dell’attacco frontale salvo poi censurare il ricorso a toni troppo severi ed incentrati a delegittimare, peraltro con una certa superficialità, lo sfidante; dall’altra c’è Pisapia, il quale, con la propria vittoria, spera di dare finalmente dimostrazione a tutto il Paese che la Milano narcisista e un po’ snob del Popolo della Libertà si è ora sentita meno affascinata dagli ammaliatori del potere e più consapevole di affrontare il futuro con realismo e rinnovato impegno.

      pagina 03 di 03
 
 
 
 
 
Infobergamo® - www.infobergamo.it è un prodotto H.S.E. - Leggi la nostra CDD - Validazione XHTML - CSS
Autorizzazione Tribunale di Milano n.256 del 13 aprile 2004. Vietata la riproduzione e la riproposizione non autorizzate di testi ed immagini.
Elezioni, Amministrative, 2011, Milano, Pisapia, Moratti, Vittoria, Centrosinistra, Offese, Litigi