Io voglio che il mio "non voto" rappresenti un voto. Devono sapere che io ho scelto di non votare perché… E magari come me, altri 10, 100, 1000, 10.000… e quando poi davvero saremo in tanti, tantissimi, a mettere a verbale che non votiamo più perché non sappiamo chi votare, perché nessuno ci rappresenta più, si dovrebbe poter considerare questi numeri e mandare tutti a casa. Se non alziamo la testa, tra dieci anni saremo ancora qui a discutere delle stesse cose e loro ancora lì, più vecchi, ma sempre lì, sempre loro.
Cribbio! Siamo noi ad avere il potere e il nostro potere è tanto, immenso. Se anziché fare i "pecoroni" incominciassimo tutti a rendercene conto, a ragionare con la nostra testa e ad unirci, insieme potremmo davvero cambiare le cose, quantomeno nel nostro piccolo, partendo dalle nostre famiglie, dai nostri comuni, poi le province, le regioni… tante piccole gocce fanno il mare… non dimentichiamocelo.
È giusto che io stia qui a vergognarmi profondamente per quello che altri hanno deciso per me? È giusto che io non possa avere i mezzi e gli strumenti per cambiare davvero lo stato delle cose? È giusto che mi chiamino a votare e poi se ne freghino di quello che esprimo? Pensiamoci tutti… Io alle prossime elezioni farò così: mi recherò alle urne e una volta dentro farò mettere a verbale che io, Emanuela Fornoni, carta d'identità n° XXXXX, documento di voto XXXXX, non voto perché nessuno mi rappresenta più. Non so neppure se sarà possibile farlo, ma ci proverò e in qualche modo lo farò, esprimerò il mio dissenso.
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