ci vogliono i fatti.
     Mi vergogno anche per coloro che ho votato, i quali non sono stati capaci di imporsi (salvo un paio di eccezioni riguardo alle pensioni e ai tagli alle amministrazioni locali) e mandare tutto all'aria. Si sono imborghesiti e hanno capito che per poter continuare a contare qualcosa e a portare a casa qualcosina devono stare lì, attaccati alla “cadrega”… purtroppo dimenticandosi che è la gente che li ha votati, la massa nel loro caso particolare, e li ha votati perché davvero cambiassero qualcosa, non per rimpolpare la schiera dei politici "marinai". Sono ancora gli unici che lavorano bene e che si fanno riconoscere per buona creanza e logicità, è vero, ma è una magra consolazione, un eccellere su una media di politici bassa e ignorante. Le persone come me, che li seguono dagli inizi e si ricordano di come si stava meglio quando si stava peggio, cominciano a coltivare un sentimento di delusione, di tradimento… E mi vergogno perché non ho la possibilità di manifestare il mio dissenso. Cosa dovrei fare: lo sciopero della fame come Pannella? Legarmi con le catene fuori dal Parlamento? Diventerei lo scoop di qualche TG per una settimana o due, finché qualche altro fatto non farà più notizia di me e poi tutto tornerà come prima.
     Sono disgustata, vorrei che si potesse fare tabula rasa e dalle prossime elezioni mandare sulla "scania" persone davvero nuove ed entusiaste, vicine alla gente e che abbiano lavorato davvero in vita loro, tirato la cinghia, cresciuto dei figli col sudore della fronte, che sappiano cosa vuol dire faticare per arrivare a fine mese e avere paura di non riuscire a pagare la prossima rata del mutuo, trentennale, che hanno dovuto fare per comprare l'unica casa che avranno in tutta la vita.
     Non se ne può più dei "soliti", non se ne può più di Berlusconi, che ride sempre, di Casini, che fa il moralista, di Fini, che non si capisce più cosa vuol fare della sua vita, di Bersani, che la sa sempre lunga ma che stringi stringi ripete sempre le stesse cose. Basta! Siete sempre voi! Tutti vogliono star dentro, nel bene e nel male. A qualsiasi costo e questo non va bene. Mandiamoli tutti a casa! Ma come fare? Se non vado a votare, il mio non voto comunque favorisce chi vince. E dunque? Dove sta il potere del mio voto? Sono costretta comunque ad andare a votare per l'uno o per l'altro per esprimere una preferenza, ma se non mi stessero bene né gli uni né gli altri? Che faccio? Qui funziona che se di 100 persone, 30 non vanno a votare, si fa la democrazia basandosi sull'espressione di quei 70… e così pure se fossero 70 quelli che non vanno a votare e 30 coloro che si sono recati alle urne. È davvero democrazia questa?

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