L’apparizione fece scalpore, ma non fu certamente l’unico episodio del genere nella storia di Lione. Un altro avvenimento celebre ebbe luogo nel 1856 e, fatto davvero curioso, proprio nella casa del Gourguillon dalla quale s’era staccato il pezzo di muro che aveva fatto cadere il papa dalla sua cavalcatura. In quell’anno, dunque, viveva a Lione un sacerdote, padre Jandel, che aveva fama di uomo spirituale e di esorcista. Un giorno durante la Messa egli tenne una predica sulla divinità di Gesù e sulle virtù del segno della croce, ma al termine della funzione fu sfidato all’uscita della chiesa da uno sconosciuto che gli propose un incontro con dei fedeli di Satana, nella strada chiamata montée du Gourguillon. Padre Jandel accettò la sfida senza timore ed entrò nell’antica casa ch’era divenuta la sede di una setta diabolica il cui maestro, di alta statura, portava un gran cappello e si muoveva con gesti da incantatore. Alla vista di quel personaggio, Jandel brandì il suo crocifisso e pronunciò le sue formule sacre; ma proprio in quell’istante l’ignoto personaggio svanì all’improvviso, come un fantasma, lasciando il sacerdote in uno stato di comprensibile stupore. L’uomo svanito nel nulla era forse l’erede del “papa nero” che cinque secoli prima aveva attentato alla vita di Clemente V e s’era impossessato del suo favoloso rubino?
Infinite cose resterebbero da narrare sulla storia magica di Lione. Fino ai miracoli del leggendario Monsieur Philippe, un mistico che, come Cagliostro, affermava di possedere i segreti della medicina ermetica. Philippe aprì il proprio studio a Lione nel 1885, al numero 35 della rue Tête-d’Or, in una casetta isolata da un giardino e da alte mura. Dodici anni dopo, il 21 maggio 1897, una donna condusse in quella casa una bambina di dieci anni, che dall’età di tre aveva le gambe paralizzate e la colonna vertebrale deviata. La bambina uscì dalla casa reggendosi in piedi: era guarita. La fama di Philippe si sparse per l’Europa. Nel 1900 egli compì il suo primo viaggio a San Pietroburgo, diffondendo alla corte degli zar la conoscenza dei segreti magici di Lione. In Russia egli operò altre miracolose guarigioni, fino a quando il clero ortodosso, geloso del potere che Philippe aveva acquisito presso gli zar, ordì un complotto per allontanare il taumaturgo lionese dalla corte, sostituendogli il famigerato Rasputin.
Monsieur Philippe morì a Lione il 2 agosto 1905, all’età di 56 anni. Il suo discepolo Papus fu l’ultimo grande mago di Lione: nell’anno della morte del suo maestro si recò in Russia e lì, si dice, riuscì a materializzare lo spirito del defunto zar Alessandro III, il quale consigliò a Nicola II, suo figlio, di schiacciare la rivoluzione che presto sarebbe scoppiata. In seguito Papus profetizzò che, comunque, la rivoluzione russa non sarebbe cominciata prima della sua morte. Egli morì in guerra nel 1916, pochi mesi prima di quel fatale ottobre del ’17 che avrebbe cambiato la storia del mondo.
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