LE-MONT-SAINT-MICHEL - FRANCIA
di Massimo Jevolella
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È uno dei luoghi più visitati del mondo, eppure nessuno può dire di conoscerlo veramente. Mont-Saint-Michel, gioiello architettonico al confine tra Normandia e Bretagna, si fa beffe della maggior parte dei turisti che lo affollano tra marzo e novembre, scaricati da una processione incessante di modernissimi autobus sempre più somiglianti a navicelle spaziali.
Il fiabesco monastero-castello custodisce gelosamente i propri segreti. Anche se qualche studioso, ogni tanto, si fa prendere dalla voglia disperata di scoprirli e rivelarli, come di recente, nel 2010, è accaduto con l’exploit commerciale del libro “Aristote au Mont-Saint-Michel”, dello storico francese Sylvain Gouguenheim. (Pubblicato in versione italiana da Rizzoli con l’assurdo titolo di ‘Aristotele contro Averroè’: un fantasioso saggio islamofobico, in cui l’autore tenta vanamente di dimostrare che l’Europa medievale non ebbe alcun bisogno della mediazione degli arabi per conoscere il pensiero dell’antica Grecia, dal momento che a Mont-Saint-Michel esistevano già fin dal secolo XII le versioni latine delle opere di Aristotele, eseguite direttamente sui testi greci dal chierico Giacomo da Venezia… una trama che ricorda le oscure suggestioni dei romanzi di Umberto Eco e di Dan Brown!)
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Occorre dunque mettere un po’ di ordine nel caos delle fantasie storico-romanzesche e visitare Mont-Saint-Michel in modo consapevole vuol dire innanzi tutto comprenderne la valenza simbolica e |
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spirituale. Da dove viene il suo nome? Dall’arcangelo Michele, è ovvio. Ma perché proprio Michele? Il nome Michele, in ebraico Mi-ka-El, significa “Chi è come Dio?”. È l’idea di una potenza che non ha paragoni umani. Nella Bibbia, Dio viene invocato come Roccia: l’Altissimo appare al credente come un baluardo di pietra, come un monte che non si sgretola, ed emerge imperturbabile dai flutti del mare. Perciò, anche Michele, l’angelo guerriero che vince eternamente il male, è simile a una roccia, a una montagna sacra che eternamente trionfa sui flutti dolorosi della vita. Ecco perché il Mont-Saint-Michel, piramide di granito che l’Oceano insidia invano dalla notte dei tempi, ci viene incontro con la
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