TERESA BATISTA, STANCA DI GUERRA
                                  di Jorge Amado

     Ha il sapore dell’estate che comincia questo romanzo carioca, di certo uno dei più conosciuti di Jorge Amado, considerato tutta la prolifica produzione dello scrittore brasiliano, e quello più apprezzato dal pubblico.
     Diviso in blocchi irregolari presentati non in ordine cronologico, il libro è sicuramente avvincente, ma a volte diventa tanto lento da essere quasi pesante, costringendo il lettore a saltare dapprima una frase, poi una pagina, poi un intero capitolo: un pigro scorrere di parole, indolente quanto possono essere gli assolati pomeriggi di Bahia, terra dove la storia è ambientata. Peccato che, quando il racconto volge alla fine e il personaggio che lo anima, Teresa, si rivela nella sua sfavillante bellezza, beh… il lettore si mangia le mani e rimpiange le parole perdute, come se ognuna di esse fosse una stilla dell’essenza di questa donna, così volubile quanto forte. Ascoltando i commenti di chi l’ha letto, non di rado questi si concludono così: “appena arrivato alla fine del libro, l’ho girato e ho ricominciato da capo, non volevo più perdermene un attimo…”
     Pubblicato nel 1972 in Brasile, il romanzo è stato tradotto in molteplici lingue (tedesco, arabo, coreano, spagnolo, francese, italiano ecc). La protagonista, Teresa Batista, è una donna mulatta, bellissima e coraggiosa, che affronta quotidianamente una vita durissima (la “guerra” del titolo), mentre l’io narrante del romanzo, un cantastorie, è rappresentato da Amado stesso. A corollario, un’infinità di personaggi ai quali è difficile dare ad uno una priorità rispetto all’altro, tutti sono indispensabili per la storia, nessuno in realtà lo è, protagonista assoluta è Teresa e la sua bellezza dirompente.
     Come spesso accade nei romanzi di Amado, la storia non inizia dal principio, ma da metà trama; si apre quindi con una rissa in un cabaret di Aracaju, cittadina del Sergipe, dove Teresa, giovane artista di samba in attesa di celebrità che per raggranellare qualche soldo in più, è costretta a vendere il proprio corpo, conosce Januario Gereba, un marinaio “il cui profumo ricorda la salsedine”, che diventerà il suo grande amore, ma dal quale il destino la costringe a separarsi. Seguono episodi di flash back che ci introducono nella trama: Teresa, orfana di madre e padre, a dodici anni sperimenta sul proprio corpo l’orrore della violenza quando viene venduta dalla zia al terribile capitano Justiniano Duarte della Rosa, il quale la costringe a essere una schiava sessuale; la prima cotta per Daniel, ragazzo vanitoso ed egoista che Teresa ammalia per sfidare l’ira del capitano-padrone; la salvezza dalla casa-prigione del capitano ad opera del ricco

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