Questo numero è un po’ il mio “tallone d’Achille”,  non sono mai riuscito a superare questa soglia. In verità, Infobergamo.it me lo  potrei realizzare anche da solo, tempo permettendo; questo pensiero mi è  servito a tranquillizzarmi in tutti questi anni, ma ve lo immaginate un  magazine sviluppato da una singola persona? Che noia per il lettore!  Sicuramente le notizie sarebbero sempre le medesime notizie, ma il bello del  nostro giornale è che ognuno ha la libertà, nel suo ambito, di parlare di ciò  che preferisce. Inoltre, ognuno ha il proprio modo di esporre un fatto, di  scrivere un articolo, questo è il bello.
                             Il cuore di Infobergamo.it non sono io, sono loro, i miei  collaboratori!
                             Che cosa volevamo realizzare nel 2003 quando siamo  partiti? Personalmente, io amo scrivere da sempre, “scrivere”, comunicare il  mio pensiero, le mie scoperte, le mie ricerche, approfondire delle tematiche  che servano anche ad altri e fare chiarezza d’informazione, in generale  divertirmi, perché praticare il giornalismo è divertente e regala grandi  soddisfazioni, oltre a poter conoscere molta gente. Se poi, pensavo allora,  fossi anche letto, sarebbe un grande risultato. Credo che sia, grosso modo, lo  stesso pensiero dei miei collaboratori, ma, tra quelli che si sono succeduti,  ce ne sono stati diversi che si sono celati dietro una passione artificiosa avendo  in mente un obiettivo diverso, da quello di usare Infobergamo.it per potersi  iscrivere all’Ordine dei Giornalisti della Lombardia a quello di poter inserire,  nel proprio curricula, la collaborazione con noi per trovare un lavoro, non  necessariamente di stampo giornalistico; in fondo, un impiegato comune che  collabora con una testata giornalistica indica un impegno intellettuale degno  di nota ed un italiano scritto e parlato rassicurante. Tuttavia, queste persone  hanno avuto vita breve con noi, in quanto ci vuole impegno e fatica per  scrivere un buon pezzo ed io non ho mai pubblicato qualcosa che non fosse di  una certa qualità. È lunga scrivere trentacinque articoli di qualità, alcuni  hanno lasciato perdere prima, altri sì, ci sono riusciti, grazie ad  Infobergamo.it si sono creati una buona immagine ed hanno trovato lavoro,  smettendo spudoratamente di scrivere da un mese con l’altro e, addirittura,  rendendosi irreperibili in seguito.
                             Se fossimo anche letti? È accaduto, in effetti. Al di là  dei 208 lettori di giugno 2003 (il primo dato disponibile dalla prima  pubblicazione fatta a febbraio n.d.r.), raccolti tra parenti ed amici, i 1.200  raggiunti a dicembre per noi sono stati un grande risultato. E allora basta!  Facciamo le cose sul serio! Quindi, dal 2004 abbiamo deciso di rendere  Infobergamo.it un periodico mensile, di dare più notizie, di occuparci  maggiormente della città di Bergamo, agganciando anche la politica locale, e di  iniziare a realizzare delle interviste, contornando il tutto con una nuova  grafica più seria.
                             Tutto questo ha funzionato, a piccoli passi ma ha  funzionato, solo che si