documentazione scientifica come la vivisezione, inutile da un punto di vista medico, sia a volte anche lesiva per il raggiungimento di risultati fallaci.
La tesi che esponi nel tuo “Lo sterminio - La barbarie dell'uomo sugli animali” è che dietro allo sterminio generalizzato perpetrato ai danni di molte specie animali non ci siano solo interessi economici o commerciali, ma qualcosa di più profondo. Cosa?
Credo fermamente che ci sia la profonda volontà, anche a livello governativo, in molti stati, di annichilire di annientare ogni aspirazione di giustizia e di verità, anche attraverso una profonda “desensibilizzazione delle coscienze”. E alla “morte degli ideali” incoraggiata dalla società stessa, si è sostituita una naturale “barbarie di ritorno”, caratterizzata dalla voglia di fare del male, gratuitamente, in un tempo accelerato, fortemente autodistruttivo, in cui la nostra umanità sta scomparendo come esile ombra di un'epoca ormai finita, di un sogno perduto. Naturalmente anche gli interessi economici hanno un loro peso in tutta questa allucinante situazione. Sapevate, ad esempio, che molte marche, anche conosciute, producono i loro cibi per animali, nell'ambito della cosiddetta industria del Pet–Food, proprio con la carne di questi cani e gatti così brutalmente uccisi o con carne di animali malati ed addirittura “eutanasizzati” per patologia tumorale?
È utile documentarsi, per poter conoscere le tante verità nascoste; forse, chissà, questo sterminio di massa serve ad alimentare anche l'industria del Pet–Food? E' stato ipotizzato anche questo e credo che in una società senza più valori tutto sia possibile.
Qual è la tua posizione – come medico – nei confronti della vivisezione?
La mia posizione è molto chiara ed origina da un cammino tortuoso. Nelle scelte che facciamo per cercare di migliorare il mondo (è un'utopia?) o comunque per dare testimonianza non possono esserci vie di mezzo. Ho dovuto conseguentemente rifiutare tutte le opportunità di lavoro, e sono tante, che comportavano protocolli di ricerca sulle cavie di qualsiasi genere. Devi sapere che la maggior parte dei Dottorati di Ricerca medica si fondano ancora sull'uso di cavie, anche se fortunatamente si stanno affacciando metodologie alternative molto più valide, come è esposto nel libro, che forse negli anni rivoluzioneranno questo settore. Comunque per me il primo passo è stato non scendere a compromessi; non potrei infatti torturare ed uccidere un essere vivente e senziente come me e poi avere la “coscienza pulita”. Non sarebbe nemmeno intelligente, ben sapendo che sperimentando su sistemi biologici profondamente
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