naturale possibile, riducendo soprattutto l’ansia e le tensioni psicosomatiche che si rivelano in chi balbetta. Anche re Giorgio VI, oltre alla balbuzie, lamentava diversi disturbi psicosomatici. Come lui il balbuziente deve essere accompagnato in questa crescita psicologica, emotiva e verbale.”
“Con questo libro mi auguro che possa nascere in Italia una nuova sensibilizzazione per la cura della balbuzie, la quale dovrà essere condotta solo da ‘professionisti sanitari’, che guideranno l’utente, senza lasciarlo solo dinanzi ai suoi blocchi che vive nella vita di tutti i giorni. ‘Guarire’ non significa solo acquisire una buona fluenza, ma diventa importante cambiare l’atteggiamento verso la vita, assumendo una percezione amorevole del proprio Io e della realtà circostante.”
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