avevamo l’indirizzo di dove si trovava il luogo del decollo, ma la pazienza non ci è mancata, siamo andati fin là… Abbiamo cercato di capire ad intuito dove potesse essere un luogo abbastanza ampio per fare decollare un certo numero di palloni d’aria calda, ma questa scelta non ha pagato, allora siamo passati alla tecnica più vecchia del mondo, ma sempre efficace: “chiedere a qualcuno”, anche ai lampioni delle strade, se necessario.
La svolta avviene quando entriamo nel bar giusto. Il proprietario ha esordito con “anche voi… non siete certo gli unici…”. La sua gentilezza è stata propiziatoria, in quanto su un fogliettino ci ha inserito con precisione tutte le indicazioni per giungere a destinazione, eppure… la via non l’avevamo, ma ci aspettavamo di capire quando ci saremmo trovati di fronte al parco Europa. Solo dopo esserci trovati fuori paese ed essere ritornati indietro abbiamo, solo per
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esclusione, capito che quel verde incastrato tra i palazzi residenziali appena in periferia e da noi superato con disinvoltura con l’auto è il parco Europa. Anche qui… non ci crederete, nessun cartello, nessuno striscione indicava l’evento che si sarebbe manifestato di li a 30 minuti… solo addentrandosi nel parco si sarebbe potuto intuire che si trattava del posto giusto, in quanto abbiamo trovato una pergola per lo speaker. Del personale per ottenere i pass… nulla. È vero che, come più volte abbiamo letto, i voli con le mongolfiere possono essere interrotti e rimandati in relazione alle condizioni meteo, ma il parco era proprio deserto, c’erano solo un paio di simpatici ragazzi del corpo dei Vigili del Fuoco.
Aspettiamo e vediamo, ci siamo detti, intanto abbiamo pensato bene di andarci a bere un caffè e… toh… ecco una locandina all’interno del locale… e dei volantini!!!
L’ora di inizio del terzo volo era stata ampiamente superata, tuttavia iniziavano a comparire qualche SUV con il carrello contenente la mongolfiera. |
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