bagagliaio, completamente elettrica.
L’estetica è sempre una questione personale, tuttavia la Leaf è molto difficile da digerire secondo noi, tuttavia, essendo un progetto nato come elettrico puro, ogni cosa è stata ottimizzata per questa motorizzazione.
Una bella notizia è che la Leaf è esente da bollo e, come credo sappiate, può entrare ovunque in città. La brutta notizia è che costa ben 36.000 euro! Con questa cifra ci si compra una BMW serie 3, una Mercedes Classe C, una Audi A4 berlina, mentre la maggior parte dei SUV di taglia media costano addirittura meno, a partire dal modello in casa Nissan, di grande successo, la Qashqai, ma possiamo citarvi la Kuga, la iX35, la Sportage… Certo, l’elettrico ha dei costi al chilometro irrisori, pochi euro per una ricarica delle batterie, insomma, ma a parità di chilometri percorsi, recuperare il costo maggiore dell’acquisto della Leaf è piuttosto ardito.
Il motore eroga 80 kW (109 cv), non sono molti per il peso della vettura, ma l’elettrico ha molta coppia (280 Nm) ed è immediatamente disponibile, quindi è piacevole da guidare e molto indicato per la città. La città, sì, sostanzialmente l’elettrico per ora è da usare solo nei centri urbani, in quanto, spiegatemi voi, dove si va con soli 125 chilometri di autonomia (175 secondo l’omologazione) alla media di 25 all’ora? Se viaggi più veloce, se acceleri con decisione e via dicendo, l’autonomia si abbassa ulteriormente.
Se le batterie si esauriscono non vi sono alternative: siete a piedi. Questo, è indubbio, spaventa. Chi abita fuori città e molto facilmente ha un garage ha troppa poca autonomia per andare al lavoro “in città”. Chi abita in città può girare agevolmente, ma è difficile avere un garage per la ricarica serale, senza contare che ci vogliono sette ore per un pieno con una presa da 3 kW, ma solo 30 minuti con una da 50 kW (qualcuno di voi ha una ‘spina’ industriale in garage per la Leaf?). Vi sono le colonnine della A2A a Milano, peccato che molte non sono ancora attive e, comunque, ci vuole una tessera proprietaria per utilizzarle. Ma perché non si può pagare con la carta di credito?
“Tirando le somme”, la Leaf è ideale per chi si muove in città e percorre poca strada quotidianamente, ma deve anche amare così tanto il pianeta in quanto deve accettare il fatto che, con un’auto classica a benzina, spenderebbe, nell’arco di cinque anni di utilizzo, molto meno per muoversi, bene inteso inglobando bollo, assicurazione, costo di acquisto, manutenzione e carburante.
Cambiamo mezzo, proviamo con la Renault Twizy, arrivata nei concessionari da poco. Naturalmente è una elettrica pura, è carina, si tratta di una due posti