23,8 chilometri con un litro dichiarati come media di utilizzo. Poi, si sa, i consumi reali saranno decisamente inferiori, come dimostra ogni mese Quattroruote nei test drive.
Per quanto riguarda gli allestimenti, invece, i tre livelli di finitura sopraccitati sono Pop, per la versione base, Easy, per la intermedia, e Lounge, per la più ricca. Solamente quest’ultima, purtroppo, è dotata del climatizzatore, dei fendinebbia e delle fasce di protezione laterali in plastica, tanto utili nel caotico traffico di oggi e per questo mi sento di consigliarla come versione più appetibile.
In ogni caso i prezzi di listino partono dai 10.200 euro della 1200 Pop, nella quale è pure possibile integrare a piacere gli accessori desiderati avendo in ogni modo un prodotto di qualità e con un alto tasso di controvalore e rivendibilità, fino ad arrivare ai 14.400 euro per la più lussuosa 1300 turbodiesel Lounge, dedicata a chi fa molta strada e vuole quel confort in più che non guasta mai, anche in una utilitaria.
Concludiamo con l’unica nota stonata di una vettura così ben concepita e prodotta. Nel listino degli accessori, persino alcuni colori non metallizzati sono a pagamento, come “extraserie” e, visto il basso livello di equipaggiamento delle versioni base, ciò è dannoso ai fini del costo totale della vettura.
Sperando in un futuro ripensamento della casa madre su questo ultimo particolare, per chi è in procinto di acquistare una nuova utilitaria, la Panda potrebbe essere un suggerimento per viaggiare comodi senza svenarsi.
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