diversi servizi: vendita macchine, servizi post vendita, quali assistenza ricambi ed officina, servizi questi fondamentali per fare buoni affari, in quanto vendi le macchine solo se puoi garantire efficienza e rapidità nella gestione degli ipotetici guasti e nel risolvere rapidamente i problemi per poter garantire un fermo macchina minimo. Quando i cereali sono pronti per la raccolta, c’è una finestra temporale minima per la loro raccolta. Un solo giorno di fermo macchina può significare un danno non da poco per il coltivatore, basta una giornata di pioggia.”
     L’azienda che voi rappresentate, la John Deere, è un colosso americano. In Europa ha molti rivali? Esistono anche dei concorrenti italiani?
     “A livello mondiale, la John Deere è la più grande fabbrica produttrice di macchine agricole, con più di 60 stabilimenti sparsi per il mondo. È nata nel 1837 dalla genialità di un fabbro di Chicago, John Deere, appunto, il quale dei trattori sapeva nulla. Infatti, all’epoca non esistevano macchine agricole, ma solo aratri, ma questo fabbro ha costruito la sua fortuna proprio con quelli. I suoi genitori erano dei sarti e John passava le prorpie giornate a lucidare gli aghi che la mamma utilizzava per cucire. Egli si accorse che, effettivamente, a furia di lucidare questi aghi essi scorrevano meglio e lei faceva meno fatica a cucire i materiali resistenti quali, per esempio, il cuoio.”
     “A quindici anni i genitori lo mandarono a lavorare presso un fabbro, che costruiva gli aratri, strumenti da lavoro composti da un vomere che, attaccato ad un cavallo o ad un bue, aveva il compito di creare un solco nella terra e rigirarla. Bisogna anche ricordare che si trattava di terra vergine, mai lavorata, perché quelli erano i periodi delle grandi conquiste degli spazi infiniti americani, nessuno aveva mai praticato l’agricoltura o pascolato bestiame su quelle terre, quindi era molto impegnativo lavorarle e si faceva una gran fatica con gli aratri, anche perché ogni due metri ci si doveva fermare e togliere, con l’ausilio di un bastone, la terra che vi rimaneva attaccata… Inoltre, questi attrezzi erano costruiti in ferro, un materiale altamente poroso che non agevolava di certo il lavoro dei contadini… John Deere decise di applicare lo stesso principio della lucidatura degli aghi della mamma alle lame degli aratri ed iniziò a lucidare, all’infinito, tali attrezzi: indubbiamente lavoravano meglio. Ma il ferro non era il massimo come materiale, allora passò all’acciaio, costoso per l’epoca perché raro… ma ebbe un idea geniale: andò a comprare i binari dimessi dei treni, alcuni se li fece addirittura regalare, e li fuse creando i primi aratri interamente in acciaio. Essi ebbero un successo straordinario, tutti volevano un

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