attiva e passiva. Di serie troviamo ABS, Airbag guidatore e passeggero (disattivabile), transponder, cinture di sicurezza pretensionate, attacchi isofix per i seggiolini e cinque poggiatesta. La vettura è una quattro metri di lunghezza a due volumi con portellone posteriore (classico del segmento B), mentre l’abitabilità interna è ottima in rapporto alle dimensioni esterne. Omologata per cinque posti, offre 320 dm3 di capienza per i bagagli ampliabili fino a 1200 abbattendo lo schienale posteriore, ma, soprattutto, è garantita 3 anni o 100.000 chilometri da RENAULT, la quale, oltre a fornire la moderna meccanica del motore a 16 valvole che la equipaggia, è principalmente la proprietaria e fondatrice della Dacia, quale marchio automobilistico dedicato alla produzione di vetture destinate ai mercati emergenti del nord est europeo. Questa vettura, in termini di sicurezza attiva e passiva, non ha nulla da invidiare alle nostre vetture di segmento analogo ed è di gran lunga migliore di tutto ciò che ci ha scorrazzato in lungo e in largo fino ad un ventennio fa.
Lo stesso non possiamo dire invece di prodotti cinesi (o pseudo tali) arrivati sui nostri mercati da qualche tempo, i quali, a fronte di prezzi decisamente concorrenziali, offrono una scarsa qualità globale e manco a dirlo sono sistematicamente afflitti da guasti e problemi di ogni sorta. Spesso, il “vorrei ma non posso” fa brutti scherzi e così ci capita di vedere degli SUV simili a modelli di lusso di qualche blasonato marchio tedesco o giapponese a prezzi popolari e la tentazione diventa irresistibile… con le conseguenze che abbiamo citato poc’anzi. Morale: non si può pretendere di essere trendy e alla moda volendo spendere un terzo o meno ancora di ciò che normalmente propone il mercato. Bisogna essere coerenti fino in fondo e pensare sempre al discorso della lavatrice, altrimenti sono guai.
Per quelli, invece, che come me delle automobili si innamorano e le scelgono più col cuore che con la testa, il discorso è diverso. In questo caso spesso i soldi non bastano per appagare il nostro desiderio estetico o di piacere di guida e siamo costretti a dirottare i nostri desideri su vetture più belle possibile nel limite delle nostre possibilità. Non a caso le nostre esigenze passano sistematicamente in secondo piano e raramente possono modificare la nostra scelta iniziale. Siamo persino disposti a fare sacrifici in termini di spazio e di comodità pur di ottenere l’oggetto dei nostri desideri, ma non sopportiamo di scendere dalla nostra auto e non essere appagati dalla sua guida o tanto meno dalla sua estetica. Per noi è essenziale, nel poco o nel tanto, poter assaporare il gusto di possedere qualcosa di unico, speciale, che ci identifichi nel gusto con la
|
|
|